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Carlo Pelanda: 2020-5-1Milano Finanza e Italia Oggi

2020-5-1

1/5/2020

L’estensione del prestatore di ultima istanza alla de-debitazione

Tra chi vorrebbe porre limiti alla creazione di liquidità da parte delle Banche centrali, per difenderne l’indipendenza dalla politica, e quelli che invocano flussi illimitati, chi scrive prende decisamente posizione sul lato dei secondi. Non perché siano irrilevanti i rischi di de-neutralizzazione degli stampatori di moneta, ma perché nelle crisi, particolarmente in questa, va messa in priorità la tutela della fiducia sugli standard di rigore. Inoltre, il concetto di “prestatore di ultima istanza illimitato” (globale), senza il quale non può esistere un mercato finanziario internazionale stabilizzabile, va esteso alla gestione di un indebitamento che eccede le capacità di ripagarlo.   

 Da un lato, le Banche centrali stanno prendendo una postura illimitata per l’ovvia considerazione che senza extraliquidità a debito i governi non potrebbero attivare politiche fiscali d’emergenza e la fiducia crollerebbe in basso, destabilizzandoli. Dall’altro, questa crisi sta mostrando che la funzione di garante di ultima istanza andrebbe estesa alla sterilizzazione, ed eventualmente cancellazione parziale, della montagna di debito che sta cumulando su quella pre-esistente, nel mondo. Se la difesa della fiducia non fosse estesa alla de-debitazione prospettica, la fiducia stessa sarebbe compromessa. Potrebbe bastare il trattenere nel bilancio delle Banche centrali, per decenni, i debiti pubblici da queste comprati via quantitative easing? Se 1/3 del debito pubblico complessivo fosse così sterilizzato, tale de-debitazione relativa sarebbe sufficiente per non compromettere le politiche fiscali e i bilanci delle nazioni? O servirebbe di più? Quanto è “gonfiabile” il bilancio di una Banca centrale? La teoria standard che un debito si riduce via inflazione “buona” da crescita implica che il debito stesso, poiché enorme, debba essere trattenuto per decenni in un luogo dove è sterilizzabile. La cancellazione del debito via guerre e/o iperinflazione, come nel passato, non è un’opzione. Pertanto sarà necessario sterilizzare e alla fine cancellare i debiti. Il “quanto” e “come” dovrà essere necessariamente definito da un accordo internazionale tra Banche centrali e governi e questo sarà il nuovo garante di ultima istanza reso più completo dalla funzione di de-debitazione. Il grado di convergenza tra nazioni richiesto per un tale accordo è molto elevato e ciò candida il G7. Ma la completezza dell’architettura di garanzia richiederà una funzione G20. L’indipendenza delle Banche centrali dalla politica? Dovrà essere ridisegnata per adeguarsi alla missione globale di de-debitazione.

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