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Carlo Pelanda: 2017-1-27Milano Finanza e Italia Oggi

2017-1-27

27/1/2017

Indebolire Londra è controproducente per l’Ue

Valuto irrazionale lasciare che Theresa May inizi le trattative con l'Amministrazione Trump in condizioni di estrema debolezza politica dovute alla percezione che l'Ue terrà una posizione punitiva nei confronti del Regno Unito per dissuadere altre nazioni a staccarsi dal sistema europeo. Londra sta comunicando che la brexit sarà una grande opportunità per rendere l'economia britannica un luogo privilegiato in quella globale. Ma è un bluff. Il governo May in realtà è disperato: senza un chiaro e facilitato accesso al mercato continentale nessuna nazione di medie dimensioni può prendere seriamente in considerazione una relazione economica speciale con Londra. Pertanto l'unica vera alternativa per Londra è di entrare nel mercato statunitense. Non a caso May annunciò mesi fa che avrebbe aspettato fino al marzo del 2017 per annunciare l'avvio dei negoziati brexit con Bruxelles. La motivazione ufficiale fu che il governo inglese aveva bisogno di tempo per prepararsi, ma quella reale fu che May voleva aspettare l'insediamento del nuovo presidente americano per capire quale aiuto sarebbe stato possibile. Il fatto che abbia recentemente annunciato un taglio netto per poi ri-associarsi all'Ue in forma di libero scambio indica che confida nel sostegno di Washington. Ma è prevedibile che Il sistema finanziario statunitense suggerirà a Trump di chiedere in cambio l’americanizzazione della piazza finanziaria londinese, probabilmente a partire dalla Borsa. Tale anschluss potrà essere cosmetizzato, ma di fatto Londra dovrà arrendersi perché è troppo debole per trattare condizioni migliori. Tale scenario potrebbe essere vantaggioso per l’Ue: libero scambio con Londra, veicolo per quello con l’America, ecc. Ma bisogna valutare che l’anglosfera potrebbe avere l’interesse e la forza per far saltare Eurozona e Ue allo scopo di ricompattarne le nazioni destabilizzate entro l’area del dollaro. Tale scenario, in teoria, comporta vantaggi per l’Italia. Ma la distruzione dell'eurosistema, prima che i possibili vantaggi si avverino, potrebbe essere talmente devastante da lasciare la nazione in una depressione duratura. In sintesi, sia il rischio della formazione di un'anglosfera in divergenza con l'Ue sia il caso peggiore di una pressione per smontare l'Ue stessa sono pericoli concreti da prevenire. E il modo per farlo è concedere a Londra con procedura amichevole il libero scambio, che per altro non cambierebbe il presente, togliendo all’America una tentazione di predazione e incentivandola a convergere con gli europei in modi diversi dal divide et impera.

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