ITALIANO


 VITA
  Biography    Gallery     Interview    Awards     CAP TV

 PUBLICATION

  Books     Essays     Res. Reports
  Arrticles since 1998

 LETTERS

  Write to CP
  Read Letters    Archives

 SEARCH


Carlo A. Pelanda
X  

MENU   VITA   ARTICOLI   INTERVISTE
fb Tw print

L'%20Arena,%20Giornale%20di%20Vicenza,%20Brescia%20Oggi

1997-8-26

26/8/1997

Eurodilettanti

La questione europea sta diventando una farsa. E' evidente che la moneta unica, così come progettata finora, non si può fare (bene). E se la si vuole fare lo stesso nonostante la sua infattibilità, allora si crea un rischio enorme sia di far saltare quella poca Europa costruita finora sia di impoverire sostanzialmente più della metà degli europei. Perché? L'euromoneta é disegnata come una casa costruita a partire dal tetto invece che dalle fondamenta. Ed é questo fatto che crea i problemi. Basterebbe modificare i termini del progetto in modo tale che il condominio europeo fosse costruito prima facendo i pilastri e poi mettendoci il tetto. Puro buon senso. Ma perché i governi europei non prendono atto della realtà? Mistero. Cerchiamo di capire.
Il trattato di Maastricht ha avuto un'origine politica finalizzata non a costruire un solido eurocondominio, ma a bloccare la possibilità che la Germania riunificata potesse diventare la potenza unica europea ed allineare sotto di se tutti gli altri. Infatti la moneta unica fu concepita come suggello concreto del seguente patto: europeizzazione politica della Germania bilanciata da una germanizzazione economica dell'Europa. Ed infatti si stabiliì che l'euro doveva essere pari pari il marco esteso dai tedeschi a tutti gli europei. Fu la Francia ad imporre questo patto ad un riluttante Kohl, con il ricatto. La storia é ovviamente più complicata. Ma basta questo per farvi cogliere il vizio genetico di tutto il disegno europeo: lo scopo del Trattato di Maastricht non é stato quello di rendere fattibile l'euromercato, ma quello di usare questo per imbragare la Germania. Vi rendete conto dell'irrealismo e forzatura della realtà?
Ef infatti questo difetto di origine ha reso poi surreale tutta la questione europea, al limite del ridicolo Nel 1994, dopo due anni di pensamenti, i tedeschi annunciano che l'euro sarà solido solo se l'unione monetaria includerà Francia e Germania prima, gli altri dopo molto tempo. E fu l'"Europa a geometria variabile". Cioé una non-Europa. Gli altri Paesi reagirono, fino a conquistare agli inizi del 1996 l'idea che sarebbe stato parte dell'euromoneta chiunque avesse rispettato i parametri nominali di accesso. Tutti a far trucchi ignobili di bilancio ed impoverimenti deflazionistici per riuscirci e tutti dentro. Ma visto questa situazione, allora la Germania si é chiamata fuori. Solo Kohl ed il suo circolo ristretto sono disposti a sacrificare la solidità della moneta in cambio dell'integrazione europea. L'elettorato tedesco é al 60%, circa, contro l'idea di mollare il marco e al 70% contrario all'ipotesi di fondersi con paesi ritenuti meno credibili (Italia, Spagna, Portogallo, ecc.). Oggi c'é una tempesta politica in Germania proprio perché nell'autunno del 1998 si terranno le elezioni e Kohl é destinato a perderle, se non cambia qualcosa. Il Cancelliere sta annaspando ribadendo che l'euro o sarà forte come il marco o non si farà. Il che vuol dire che é tornato all'idea dell'Europa a geometria variabile (cioé l'Italia fuori). La cosa sta diventando buffa. Tutti gli europei devono aspettare le elezioni tedesche per sapere se si farà o meno l'euromoneta ed eventualmente come. Ma siamo matti?
Ancor più ridicolo è stato il Trattato di Amsterdam del 1997. Questo ha escluso la formazione di qualsiasi entità politica europea che guidasse la moneta unica. Al suo posto é stato generato un "robot" di regolazione rigida delle politiche di bilancio nazionali per rispettare i criteri di stabilità dell'euro. Il che é una stramberia irrealistica pensando a quanta diversità esista in Europa ed a quanta flessibilità politica sia necessaria per armonizzarla. Questa rigidità si cumulerà a quella dello statalismo e provocherà crisi recessive endemiche in buona parte del continente penalizzando soprattutto i paesi già deboli. Volete ridere, infine? Si parla di moneta unica mentre l'armonizzazione fiscale delle singole nazioni é ancora in alto mare. Immaginatevi cosa voglia dire tasse nazionali molto diverse in regime di parità valutaria: morte competitiva per chi é nella trappola della fiscalità più elevata. Saranno felici i nostri imprenditori euro-entusiasti.
Potrei continuare ancora per molte pagine con tanti altri esempi. Ma penso che questi bastino per svelare il mistero del perché la questione europea sia diventata così angosciante e confusa. Cari lettori, i governanti europei si sono comportati come dilettanti della politica: abbiamo ormai le prove di essere nelle mani di veri e propri "eurodilettanti". E' ora di reagire chiedendo un progetto serio e fattibile. Ed il primo passo deve essere quello di chiedere al nostro governo di smetterla di raccontarci euroballe e di comportarsi con più professionalità.

(c) 1997 Carlo Pelanda
FB TW

(c) 1999 Carlo Pelanda
Contacts: letters@carlopelanda.com
website by: Filippo Brunelli
X
La tua privacy è importante
Utilizziamo, senza il tuo consenso, SOLO cookies necessari alla elaborazione di analisi statistiche e tecnici per l'utilizzo del sito. Chiudendo il Cookie Banner, mediante il simbolo "X" o negando il consenso, continuerai a navigare in assenza di cookie di profilazione. More info

Tutti Cookie tecnici Cookie analitici di terze parti

Accetto Chudi