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Carlo A. Pelanda
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Carlo Pelanda: 1998-5-18il Giornale

1998-5-18

18/5/1998

Falsa liberalizzazione

E' buffo che la politica italiana, in particolare quella di sinistra, operi e ragioni come se fosse ancora sovrana. Non lo é più. Lo Stato non é più libero di fare una propria politica economica decisa esclusivamente dalla volontà dei partiti. Lo era fino a circa la metà degli anni 80 quando la circolazione del capitale non era ancora liberalizzata e l'economia globale non aveva la scala di oggi. Adesso il capitale ed i suoi requisiti di remunerazione sono i veri sovrani politici e culturali. Per esempio, qualsiasi Stato (non-autarchico, cioé aperto al mercato internazionale) non può più fare una politica fiscale di testa sua. Se le tasse sono troppe, il capitale semplicemente se ne va in posti dove sono di meno. Certo, la sinistra può formalmente alzare, o tenere alte, le tasse. Ma poi il capitale sovrano punisce l'economia del paese definanziandola. In questo senso la sinistra, e le garanzie redistributive e protezionistiche che offre, sono ormai cosa morta. Infati la politica può essere sovrana ed utile solo se si allea con il capitale, il libero merrcato, sostenendolo invece di ostacolarlo.

Ovviamente la sinistra lo sa e reagisce disperatamente alla nuova sovranità del capitale cercando evitare il destino di cosa morta, rinumerandola: due, tre, quattro. La strategia é quella di cercare un punto di equilibrio con il potere del capitale dove si possa salvare in qualche modo l'idea di protezionismo sociale. Poverini, ne stanno facendo di tutti i colori. Se prendete il testo sulla nuova legislazione del lavoro, varata da Treu, trovate un grande sforzo di flessibilizzazione. Ma è ridicolo. Perché si cerca di dare ad ogni eventualità una cornice comunque rigida che permetta il mantenimento del ruolo dei sindacati e del prelievo Inps, in generale del sistema di lavoro superegolamentato. E' divertentissimo vedere come le nuove norme violano di fatto il superprotezionista Statuto dei lavoratori, ma di forma lo aggirano perché mai la sinistra accetterebbe di modificare sostanzialmente un proprio pilastro legislativo. Perché rido? La sinistra, a causa della sovranità del libero mercato competitivo, non può più dire come faceva nel passato che la terra é piatta. E lo sa. Ma non può neanche dire che é tonda perché facendolo dovrebbe accettare il liberismo economico senza vincoli. Quindi? Dice che è quadrata. In generale, tutti gli atti del governo tendono a basarsi su queste buffe soluzioni: liberalizzare, ma mantenendo le cornici regolamentari che assicurano sia di non ridurre lo statalismo, ed i suoi apparati, sia il potere dei sindacati. Potrà evitare la sinistra, con questo metodo, la punizione del capitale? No.

Clinton e Blair hanno riformato le rispettive sinistre semplicemente annullando tutta la teoria economica protezionista e statalista della sinistra stessa. Per dare competitività alla nuova sinistra cercano di praticare altre vie, valoriali, neo-umanistiche (perfino una "terza via", Blair, che dopo più di cento convegni - comunque di qualità finissima- nessuno ha capito ancora cosa sia). Ma hanno deciso di non combattere, anzi di allearsi perfettamente con, la sovranità del capitale e del libero mercato. La sinistra italiana non può fare un'alleanza così forte con il capitale, cioé la "realtà della storia", perché in essa pesa ancora troppo l'interesse di chi vive di assistenza, protezionismo e statalismo. Da qui la buffa quadratura, l'alta probabilità che il capitale la punisca lo stesso, e relativa disperazione. Schroeder, leader socialdemocratico tedesco - se vincerà le elezioni- ha un'arma in più per la transione morbida della sinistra nel nuovo mondo della sovranità del capitale. L'industria tedesca é di scala tale da potersi globalizzare (come sta succedendo). Quindi ha un futuro di profitti crescenti nonostante i limiti di efficienza dello statalismo tedesco. Grazie a questo fatto Schroeder potrà fare il seguente business: aiuterà nazionalmente i grandi grupppi per la loro mondializzazione, ma in cambio chiederà loro di usare parte dei profitti per sostenere un protezionismo residuo che sostenga le offerte di sinistra. E potrebbe riuscirgli. Ma l'industria italiana é del tutto diversa, basandosi su un modello diffuso di piccola impresa. E quest'ultima, per essere competitiva, non può accettare mediazioni di compromesso con il protezionismo statalista. Chi é piccolo deve essere leggero ed efficientissimo per correre più veloce dei grandi nella concorrenza mondiale. E quindi sarà difficile che la sinistra italiana potrà trovare un'alleanza con il capitale del tipo possibile a quella tedesca in quanto il capitale stesso in Italia é organizzato in modo diffuso e "micro" e non concentrato e "macro" come in Germania. Ed é per questo che il capitale punirà, come sta punendo, l'Italia e la sinistra che la governa, andandosene.

E allora? E' del tutto inutile il mezzoriformismo della sinistra italiana. Fa perfino ridere. Ma gli italiani dovrebbero piangere perché questa sinistra fa solo perdere tempo nel compiere la "riforma competitiva" del paese. Che é fattibile, e bene, da un governo non vincolato dai terrapiattisti e terraquadristi. Mi sembra chiaro. Come lo é il capire che la sinistra é morta e bisogna dare solo una spallata per seppellirla.

(c) 1998 Carlo Pelanda
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