La necessità di un riarmo di superiorità per le democrazie


Di Carlo Pelanda (27-5-2016)

La debellicizzazione delle democrazie, con l’eccezione degli Stati Uniti, rende difficile portare nel loro dibattito pubblico uno scenario che sta diventando sempre più probabile: il ritorno della competizione per la superiorità strategica, tipo Guerra fredda, tra Stati Uniti e alleati, da un lato, e Cina dall’altro, con la Russia in posizione terza, ma in riarmo supertecnologico; l’aumento di conflitti locali nell’area africana islamica, Medio oriente e Asia centrale; il probabile accesso di forze terroristiche ad armi nucleari, biologiche e informatiche. Il mondo delle democrazie ha goduto di un enorme vantaggio economico, poco studiato finora, dato dall’ombrello militare statunitense, in particolare dalla superiorità tecnologica delle sue armi e dalla disponibilità ad ingaggiarsi in conflitti. Ora, al crescere dei possibili conflitti l’America è meno disposta a ingaggi e non ha da sola le risorse necessarie per finanziare la superiorità strategica. A metà degli anni ’90 lavorai in un programma bilaterale tra la Difesa italiana (Ce.Mi.SS) e l’Ufficio scenari (Net Assessment) del Pentagono finalizzato a capire i problemi di sicurezza nei decenni futuri, considerando che lo sviluppo di nuovi sistemi d’arma prende mediamente un ventennio. Le previsioni del Pentagono colsero la situazione di oggi: riarmo cinese competitivo, disordine in aumento anche per la frammentazione del sistema globale in blocchi regionali, nuove ambizioni nazionali di potenza, strumenti terroristici più evoluti, ecc. Ma Clinton incluse senza condizioni la Cina nel mercato globale impedendone il contenimento. Bush spese troppi soldi per le operazioni lasciandone di meno per gli investimenti innovativi. Obama ha tagliato i programmi di superiorità futura, in particolare quelli spaziali. Gli europei sono rimasti piatti e indietro, solo Giappone e Australia in riarmo, ma non tanto evoluto. Il punto: c’è una relazione tra superiorità tecnologica militare e ricchezza. La perdita della superiorità implica quella della ricchezza e l’alleanza delle democrazie è a rischio perché la sta perdendo. Soluzioni? Aumentare i budget Difesa delle nazioni, varare programmi congiunti in tutti i settori bellici e di sicurezza per ottenere la superiorità assoluta in ciascuno, finanziare di più la ricerca pura per fornire tecnologie base innovative all’industria militare, robotizzare le armi per minimizzare impieghi umani e quindi ridurre i dissensi nelle democrazie, prendere il controllo dell’orbita. E capire che senza la superiorità militare è impossibile applicare politiche di pace. Realismo.