Grazie Commissario
Tremonti
Di Carlo Pelanda (31-7-2010)
Finalmente la svolta
che in tanti aspettavamo: il governo ha commissariato la sanità in Calabria. I
calabresi non interpretino il “finalmente” come un’espressione di implicito
pregiudizio negativo. Devono ammettere, infatti, che non si poteva tollerare un
sistema sanitario senza una contabilità e con debiti di centinaia di milioni, vaghi nelle cifre, ma certi
nell’essere a carico dei pagatori di tasse. E devono considerare anche
l’effetto benefico dopo il riordinamento e la conquista della trasparenza: più
denari per i servizi a loro vantaggio, meno agli sprechi e, forse, alla
criminalità. Tremonti ha commentato la decisione definendola un cambiamento di
clima e che spera sia capito. Lo interpreto così: lo Stato farà di tutto per
eliminare sprechi, chi evade le tasse avrà meno ragioni per farlo. Poiché su
queste pagine ho sostenuto, e sostengo, che ritengo legittima l’evasione fino a
che lo Stato non ridurrà gli sprechi scandalosi di denaro pubblico, penso
tocchi a me dire a Tremonti che se il governo continua così allora siamo sulla
strada giusta per ricostruire un contratto fiscale sano. Con la considerazione
che se lo Stato elimina gli sprechi e riassorbe gradualmente i costi che non
sono sprechi, ma comunque inutili, allora lo Stato spenderà certamente meno nel
futuro. Pertanto possiamo attenderci che più ordine porterà a meno tasse. Se
così, allora passerò, con tanti, dalla posizione di chi vede l’evasione come
una pressione contro la politica sprecona
ad una che tende a ridare fiducia alla politica stessa. Finalmente,
appunto.
Ma vorrei continuare
il commento segnalando un fatto che ritengo di grande rilievo. L’azione di
riordinamento verrà gestita dalla Guardia di Finanza con la missione tecnica di
ricostruire il sistema amministrativo ed impostare il controllo di gestione. Fa
un enorme piacere vedere le Fiamme gialle concentrarsi nella zona d’Italia dove
lo Stato non ha il controllo del territorio, per riprenderlo, e non solo
torturare il popolo produttivo al Nord. Fa anche piacere vedere un governo
nazionale con le capacità e determinazione per sanare situazioni locali di
totale disordine (ce ne sono tante). Promette infatti una maggiore fattibilità
del federalismo fiscale e di un autogoverno dei luoghi che porti ordine e non
disordine: lo Stato nazionale bonifica i territori, porta competenze e
controlli dove non ci sono, e poi lascia il sistema riordinato alla sovranità
locale. Potrà funzionare. Personalmente, sono anche lieto di poter parlar bene
di Tremonti da cui mi sento diviso per la sua poca fiducia ideologica nel
libero mercato, ma con cui concordo totalmente in materia di requisiti di
ordine e rigore. Questa volta si merita un grazie dai liberisti.