Perché la questione Finmeccanica riguarda la difesa della sovranità nazionale

 

Di Carlo Pelanda (30-11-2010)

 

Il problema non è tanto l’attacco al vertice di Finmeccanica per destabilizzarlo quanto il fatto che questa volta il governo italiano non ha la compattezza sufficiente per difenderlo. Cosa fare?

Prima va ipotizzato chi stia attaccando. Francia, Stati Uniti e Germania hanno tutti l’interesse a defenestrare Guarguaglini perché la sua conduzione di Finmeccanica la ha resa un gigante globale che interferisce con i loro interessi di geopolitica economica. Ma tra questi solo i primi due hanno una rete di influenza in Italia. La seconda più tra i militari e dintorni, la prima molto estesa che penetra politica, istituzioni e media. Perché è importante questa notazione? L’attacco non è classificabile tra quelli pianificati a freddo, ma sembra basato su un’occasione. Mesi fa una delle aziende del gruppo Finmeccanica è diventata oggetto di indagine. Niente di particolare. Ma gli analisti francesi e, forse, americani hanno rilevato che quella piccola questione aveva la potenzialità di coinvolgere mediaticamente il vertice di Finmeccanica. Non per il fatto in sé. Ma perché notavano che attori istituzionali italiani, in complicità con politici e media, stavano mirando proprio lì, il loro attivismo non contenuto dal governo, anzi. Allora hanno visto l’opportunità di contribuire all’amplificazione del caso. Ed è probabile che sia la Francia, forse con un’azione americana laterale, ma non connessa, che lo stia facendo. Anche perché Parigi vorrebbe spacchettare Finmeccanica per depotenziarne la concorrenza e comprarsi a svendita, cosa che Guarguaglini mai permetterebbe, alcune sue aziende militari ed energetiche, le seconde per imporre la tecnologia nucleare francese in Italia. Se la Francia è l’attaccante principale, sarà difficile ricompattare il governo in quanto il ministro dell’Economia ha, comprensibilmente, bisogno del sostegno francese in Europa in un momento delicato per il debito. Inoltre, alcuni candidati alla successione di Berlusconi cercano supporti esterni per abbattere definitivamente il leader e vincere nel caos successivo, la Francia vogliosa di darli prima che Germania ed America rafforzino la loro influenza, la guerra fra i tre per la conquista dell’Italia in avvio. Per dissuaderli, Berlusconi deve dimostrare la forza della sovranità italiana non solo difendendo Guarguaglini con parole coraggiose, ma mettendo sotto controllo la parte pro-francese nel governo ed eliminando le reti di influenza estera nelle istituzioni che ne stanno minando la maggioranza. Alla Lega converrebbe aiutare perché la perdita di sovranità dell’Italia porterebbe al declino certo del Nord.              

Carlo Pelanda