05/09/2012

Caro Professor Pelanda ,

                                                  desidero esprimerle piena adesione  al suo articolo su Libero di Ieri ( E’ ora che il Prof, si dimetta ) Anch’io , pur non conoscendo il Prof.Monti né personalmente, né in altro  modo , ma soltanto per le lodi con cui ne parla chi lo conosce  , penso che sia persona di non comune valore personale e professionale ,onesta e soprattutto dotta e preparata .Resta da capire , si fa per dire , se era preparata anche per assumere la responsabilità di Premier che si è assunto nel particolare momento vissuto dal Paese e dall’Europa “geopardizzata” dalla Germania della Signora Merkel che ha il “carattere”, diciamo così , che non ha il Prof. Monti .

La soluzione del “governo Tecnico” era tutto sommato , anche a mio modesto parere , una soluzione adatta al momento posto che occorreva , come occorre tuttora , un governo  che avesse capacità e coraggio di imporre alla politica le soluzioni più adatte per uscire dalla crisi , dimostrando sin da subito il proprio disinteresse a governare per spirito di politica , ma soltanto per amore di Patria e delle soluzioni suggerite  appunto dalla tecnica . Invece abbiamo assistito alla continuazione dei riti e degli schemi procedurali della politica dei politici del politichese ,delle convergenze parallele,della ricerca del consenso, e delle mediazioni , ma in ginocchio  davanti alla Camusso - la Signora Merkel italiana ,-un passo aventi e tre indietro . Oggi poi, a quasi un anno dall’inizio di questa esperienza ,siamo ancora senza uno straccio di programma indicativo di come , dove e quando . Francamente il peggiore dei governi del passato ci ha fatto vedere cose migliori . L’unica strategia portata avanti con decisione è stata quella di risolvere con la tassazione , però senza alcun riguardo per le prevedibili conseguenze che avrebbe comportato sulla depressione dei consumi e della relativa produzione industriale  e in modo particolare nell’aumento della disoccupa zione operaia  Peraltro senza alcun  benefico effetto  né nella diminuzione del debito, né dello spread. Domando :  non sarebbe stato meglio cominciare invece dalla parte della spesa statale  con il taglio degli sprechi ,che ce ne sono tanti , ed anche con il licenziamento di una parte dell’orga nico della  burocrazia  ? Oggi invece ci troviamo ad aver subito un aumento della disoccupazione dal ramo industriale  del tutto simile a quello che avremmo avuto con il licenziamento degli statali , ma senza aver avuto i prevedibili vantaggi su sviluppo, diminuzione debito e spread .Sbaglio ?

Nel rinnovarle i sensi della mia più viva stima , la saluto cordialmente

Gianfranco Ciucci – Pesaro