16/09/2011

 

Egregio dr. Pelanda,

Nel momento in cui avevo deciso di non acquistare più neanche Libero, non per vana protesta contro i giornali , ma per non cadere in una profonda depressione, ho letto il suo articolo sulla necessità di trasformare la Repubblica italiana da “parlamentare” in “presidenziale” con elezione diretta dell’esecutivo.

Lei, evidentemente, ha da tempo individuato, come me e forse tanti altri in questo bel Paese, la “madre” di tutti i “casini” istituzionali e strutturali tra i quali si sta avvitando la nostra nazione.

Rendo merito al Direttore Belpietro di aver aperto, come spero, con la pubblicazione di ieri, un dibattito che apra gli occhi degli italiani sulle conseguenze  gravissime per non dire funeste che peseranno sul destino loro e dei loro figli se non si riforma urgentemente la Costituzione nella direzione indicata dal dr. Pelanda.  

L’importanza dell’ argomento è tanto grande quanto diffusa e radicata è la prassi di economisti politologi intellettuali e giornalisti (  e, ovviamente di “politici”) di ignorarlo del tutto nelle ormai assillanti occasioni nelle quali si analizzano in modo capillare gli effetti disastrosi del sistema parlamentare.

La riforma della Costituzione è il solo provvedimento che urgentemente bisogna adottare : tutto il resto sono vane chiacchiere da salotto o da trasmissione televisiva.

Coraggio, coraggio, coraggio.

Saluti cordiali

Giovanni Arpino