Gentile Professore,
Perugia
21 ottobre 2006
non ?la prima volta che mi rivolgo a lei per
esprimere qualche pacato commento sui suoi articoli o per dire la
mia sulle vicende politiche e sociali che affliggono questo nostro
Paese. Nella presente circostanza tuttavia ci?che mi accingo a
scriverle ha piuttosto il sapore di un preoccupato grido di allarme di
un elettore di centrodestra che non intende accettare il clima di
perdurante inerzia che sembra condizionare le menti e le membra
dellOpposizione parlamentare.
Dal giorno di una sconfitta elettorale cocente e disastrosa per noi
tutti ?stato un susseguirsi di batoste su tutti i fronti:
abbiamo subEo penalizzazioni sul piano delle nomine istituzionali come
sul piano pi?propriamente politico dove si assiste ad una sostanziale
cancellazione di iniziative, programmi e riforme varate dal Governo
Berlusconi; sul piano parlamentare dove la maggioranza finisce per
prevalere al fotofinish con ineluttabilit?deprimente, come su quello
mediatico dove le ragioni del nostro schieramento sono affidate a poche,
fioche voci e i media sembrano aver esiliato perfino il cognome
del Cavaliere. Insomma Professore, ?stata unestate da dimenticare
segnata dall?iperattivismo di Prodi e C. che ha arraffato
larraffabile, cui ha fatto riscontro una sorta di rassegnata passivit? dello schieramento di Centrodestra.
Ora per?siamo ad una svolta e allemergenza: sapevamo gi?che nella
maggioranza lazione di governo sarebbe stata fortemente condizionata
dalla sinistra massimalista e il recente disegno di Legge Finanziaria ce
ne ha fornito le prove con progetti e provvedimenti di chiaro intento
punitivo per una parte della societ?italiana che soffiano sul fuoco
della lotta di classe. Prodi in realt??prigioniero della parte
pi?settaria e arrogante del suo schieramento e questo oltre a
costituire una minaccia per il ceto medio moderato, rappresenta anche un
possibile punto di rottura con gli altri alleati di Governo (Margherita
e DS) che non hanno interesse a radicalizzare lo scontro.
Per fermare questa deriva sinistra in tutti i sensi e scongiurare
lespandersi di una ideologia livellatrice e limitatrice di libert? occorre perseguire un disegno che punti a coinvolgere la parte pi? responsabile e meno estrema della coalizione al potere e i suoi uomini
pi?rappresentativi, vale a dire i DS (DAlema) e la Margherita
(Rutelli) nel superamento del Governo Prodi. Utilizzando a tal
fine il crescente malessere di partiti che, pur disponendo della maggior
forza parlamentare nella coalizione prodiana, sembrano subire le
iniziative classiste e sottostare al dinamismo programmatico e
allaggressivit?nbsp; della fazione estremista. In altre
parole ?necessario rompere il fronte governativo, facendo intendere a
chi ha orecchi che lOpposizione ?disponibile a negoziare un
programma politico che meglio rispecchi e rispetti il risultato
elettorale fino ad oggi violentato dallingordigia e
dallarroganza di Prodi e C. In assenza del quale programma, le
lacerazioni della societ?civile sono destinate ad acuirsi con danno di
tutti, governanti e oppositori, ma dovrebbe essere chiaro che il prezzo
maggiore sar?pagato da chi detiene il bastone del comando.
Una simile linea dazione in fondo riecheggia - sia pure in forma
diversa - quella Grosse Koalition?che Berlusconi stesso prospett? lindomani delle elezioni allorch?prese realisticamente atto che il
risultato elettorale vedeva e vede lItalia spaccata a met?
Si obbietter?che questa ?fantapolitica pura e che i partiti
dell?Ulivo non si presteranno al gioco, avendo condiviso un programma
comune e intenti come sono a dar vita ad una nuova formazione politica
(il Partito Democratico) in cui confluire. Come
ben sappiamo tuttavia ?lo strappo??gi?stato commesso una volta
e il suo ripetersi dipender?si dalle tensioni interne che si potranno
sviluppare nella coalizione governativa, ma anche dallatteggiamento
di unOpposizione disposta a riconoscere che DAlema e Rutelli sono
pi?moderati e quindi preferibili a Bertinotti e Diliberto e che
un appoggio ai primi sarebbe in definitiva laccettazione del
male minore in attesa di un nuovo ricorso alle urne. Evento, questo, che
- come
Nel frattempo sar?necessario affrontare un chiarimento di fondo
allinterno dei partiti che si riconoscono nella Casa delle Libert?e
particolarmente con Casini e lUDC, dato che appare sempre pi? problematico e autolesionista ripresentarsi a nuove elezioni con una
coalizione dove alcuni membri mettono continuamente in discussione la
leadership di Berlusconi o il programma di governo concordato.
Perdurando la fronda attuale meglio sarebbe risolversi (per tempo) a
sopportare unamputazione chirurgica e abbandonare al loro destino
pseudo-alleati infidi e velleitari. Gli elettori capiranno.
Caro
Professore, non sono immune da dubbi e perplessit?su quanto vengo
scrivendo, ma nutro una certezza e cio?che la passivit?e linerzia
fanno il gioco dei nostri avversari e il tempo che passa favorisce il
consolidamento di risultati acquisiti dalla sinistra radicale al centro
e in periferia. Immagini poi se questo tempo dovesse essere
dellordine dei due anni, che tra laltro significa ancora due
Finanziarie?a disposizione dei beneamati nipotini di Lenin.
Ecco
perch?mi sono risolto a gettare questo sasso in piccionaia esprimendo
idee e proposte che potranno anche essere tacciate di inciucismo?e
di cedimento al compromesso, ma francamente non vedo altra soluzione per
uscire dalla situazione in cui ci siamo cacciati (sottolineo il siamo) a
meno di uno scatto di coraggio e una buona dose di realismo
politico.
Voglia gradire i sensi della mia stima e il mio saluto cordiale
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