Caro Prof. Pelanda, ho letto il Suo articolo di oggi; sono
assolutamente |
Caro
Professor Carlo Pelanda, c,
come Peter Hahne, che
ha definito la ?em>polE
?i> attuale,
<< La Societ?del divertimento >>. C invece, come
Marcello Veneziani, che propende
per definirla << Gli adoratori del
dio Kazzimiei >>, ed
a questi ultimi dedica il suo grido di rabbia: << Non
vergognamoci di essere europei, occidentali, cristiani, mediterranei
>>. Comunque
la si voglia chiamare, considerandomi, io cittadino italiano, portatore
sano della Libert? in una societ?Libera, seguace della civilt? dei valori e virt? come Patria, Famiglia, Amore, tramandatici dalla
nostra storia millenaria occidentale, sfido
chiunque, dal possessore del pi?alto grado intellettuale,
fino ad arrivare al mio, molto pi?modesto e terreno, a trovare chi possa
dare torto alla bozza del Suo ?i>piano strategico? dopo aver
letto il Suo articolo di oggi, 28 c.m. postato su il Giornale. Forse
lEmiliano ed il suo coacervo radical- sinistro, nichilista e marxista,
e, se me lo consente, beota. Ma
presto imploder? Ci? che mi impensierisce oltre il lecito, e mi avvilisce come uomo, ?quando
leggi su altri quotidiani, perch?amici, frasi come: <<?
la CdL avrebbe potuto mettere in minoranza Prodi e i suoi tirapiedi, ben
51 volte su 100, e questo non ?accaduto per la latitanza dei nostri, non
solo al Senato ma anche alla Camera ! Addirittura, in una votazione
mancavano 53 dei "nostri"?/em> >>. Ma che Lei sappia,
(e non lo metto in dubbio ) davvero erano ?em>nostri? ?...Davvero siamo arrivati a s?bassi livelli di barbarie etica ? Che ne
pensa, caro Carlo Pelanda ? Pu?confortarmi, e con me, ventimilioni di
italiani che hanno votato per i moderati e che parte di essi (tanti mi
auguro) si ritroveranno a Roma il due dicembre ? Un
plauso sincero ed un grazie, per le parole di fiducia espresse sul Suo
articolo. Con
costante stima, E. A. (Padova)
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