29/03/2009

Caro professore è stato realmente commovente ed educativo vedere sulla TV in mondovisione progressista (è ancora attuale il termine?) come gli uomini ‘buoni’ (quelli che odiano la civiltà ‘Occidentale’) siano riusciti a spegnere le luci in tutte le principali città del globo contro gli uomini ‘cattivi’ (quelli che assicurano l’imperfetta governance del globo stesso) i quali cercano arrogantemente di riunirsi a Londra e alla Maddalena o a Francoforte arrogando la legittimità a se stessi di un consenso elettorale estirpato in modi diversi ed illiberali (dalla proprietà dei ‘media’ – tranne quelli ‘buoni’ che ci hanno gratificato finalmente della vera volontà popolare diffondendo le immagini del rivoluzionario ‘spegnimento’ no-global delle suddette luci).

Finalmente sappiamo chi tra gli uomini può a ragione  classificarsi tra i ‘buoni’ (no-global, verdi, promotori delle energie alternative, sostenitori del commercio equo-e-solidale, ecologisti anti-global warming, etc.) e chi invece tra i ‘cattivi’ che mirano solo a garantirsi la continuità delle posizioni di privilegio assicurando la prosecuzione di questo sistema ‘Occidentale’ industriale che caratterizza l’incompatibilità tra Uomo e Natura.

Mancavano solo i dimostranti pro-eutanasia indiscriminata che cercano disperatamente di affermare il diritto dei ‘pochi ma buoni’ a stabilire i criteri per la soppressione indolore e moralmente sostenibile dei ‘cattivi’ che producono ricchezza e si prodigano a diffonderla a misura delle aspettative dei diseredati lasciandoli liberi di scegliere se emigrare in ‘Occidente’ o nei ‘paradisi eco-compatibili’ (da Cuba, al Nicaragua, alla Russia, alla Cina, al Venezuela).

Stiamo uscendo di senno caro professore la geo-politica deve aiutarci a definire i confini della ragionevolezza che rifiuta di ritenere le oscillazioni termiche del sistema solare come dipendenti dall’uomo-cattivo, liberista-selvaggio, capitalista e liberal-democratico (indipendentemente dalle mode del momento che chiedono di allarmare i ‘buoni’ ed ecocompatibili con la incombente era glaciale  o global warming sempre man-made).

Carlo Vitali