Egregio Dottore,
ho letto il Suo articolo apparso sul
Giornale di oggi.
Concordo in maniera assoluta
sull'esposizione dei fatti e sui concetti espressi relativi alla
liberazione del collega di Repubblica.
Mi permetto di aggiungere tre
considerazioni:
- che cosa ha fatto il governo a proprosito
della liberazione dei tre italiani per mesi nelle mani dei
ribelli nigeriani?
due pesi e due misure?
- il rischio dell'operazione
giornalistica, liberamente calcolato e
accettatato dal rapito, non dovrebbe essere un elemento
di giudizio da tenere in conto
allorch?nbsp;vengono valutate le condizioni del riscatto?
- con la teoria del "calabraghe",
se ne salva uno per farne morire cento?
Grazie dell'attenzione
Bruni.
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