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14/03/2005

Risparmiatori di nuovo ottimisti: lo dice l'Indice Bsi Gamma

Piazza Affari ritrova fiducia
La maggioranza degli investitori vede rosa da qui ad un anno: pi?6%
 
 
 Torna la speranza nel cielo di Piazza Affari. Dopo sei mesi all'insegna dello scetticismo (e mentre l'indice cresceva) i piccoli azionisti d'Italia hanno deciso di dare credito alla Borsa. Il barometro della fiducia Bsi Gamma Foundation in febbraio ? tornato a quota 43,2%, dopo gli abissi raggiunti nello scorso autunno, con il 29,76% di ottobre ed il 37,04% di novembre. Su quest'ultimo dato ?calato il sipario 2004. Le misurazioni 2005 riprendono con febbraio, perch?problemi tecnici non hanno consentito la rilevazione di gennaio.
 Le 300 famiglie con portafoglio investito in titoli o fondi intervistate da Gfk-CBI (societ?di ricerca con 70 anni di esperienza) hanno quindi detto un "s?quot; pi?deciso al rischio, riconoscendo pure la necessit?di costruirsi al pi?presto una pensione integrativa. Anche se la loro idea sulla reale estensione della previdenza pubblica continua forse ad essere troppo rosea.
 Ma andiamo con ordine.
 
 I) La prima anima dell'indice (INDICE DI OTTIMISMO) misura la speranza ad un anno, che ?salita al 55% dal 38,67% di novembre. Un bel salto, che mette i pessimisti in minoranza.
 
 IV) Migliora moltissimo (19 punti) anche l'INDICE DI INCERTEZZA , quello che fa la differenza fra chi pensa bene e chi teme il peggio a tre mesi: a febbraio ?al 14% a novembre era a -5%. Una vera e propria inversione di tendenza verso il rosa.
 
 Sono invece in lieve peggioramento l'INDICE "NO CRASH" e l'INDICE DI RIMBALZO.
 
 II) Il "NO CRASH" ?sceso a 78,30% dall'83,28% di novembre. La percentuale di chi esclude nei prossimi sei mesi un crac ( - 30%) ?quindi in diminuzione.
 
 III) Ed ?in calo anche il partito dei rimbalzisti del giorno dopo. Quelli che credono in un recupero subito dopo un violento ribasso ( - 5%) sono scesi al 25,5% dal precedente 31,45%.
 
 Insomma i piccoli azionisti si sono finalmente accorti nel complesso che qualche cosa di positivo ?successo ma si domandano fino a quando durer? Un po' pi?di speranza, quindi. Ma nessun entusiasmo. Un cambiamento d'umore che si riflette anche nelle previsioni medie di crescita (e di ribasso) dell'indice a tre mesi a un anno. Da qui a maggio, infatti, gli ottimisti lo vedono su del 4,17% ed i pessimisti gi?del 5,02%. Mentre i fiduciosi ad un anno puntano al 6,13% e chi pensa male teme un - 5,05%.
 
 La geografia segnala, come spesso accade, la maggior concentrazione di pessimisti al Nord Est (37% contro la media nazionale di 43%) ed una differenza di "sentiment" sempre molto ampia tra uomini e donne. Le signore sperano al 32,8%, i signori al 48,4%.
 
 Molto interessanti le risposte extra sulla previdenza integrativa. In media il campione ritiene che la pensione pubblica coprir?il 68,33% del suo ultimo stipendio. I giovanissimi (18 - 34 anni) sono un po' meno ottimisti ed arrivano a sognare il 60%. Mentre chi ha fra 35 e 44 anni sale sopra il 68,5%. Rischiando, in alcuni casi, di essere eccessivamente ottimista.
 Quanto alla necessit?di costruirsi quanto prima una pensione di scorta tutti sono d'accordo. Ma solo in teoria. Nella pratica, si sa, pochissimi italiani hanno aderito a forme di previdenza integrativa non obbligatorie.
 Il sondaggio cerca di indagare sui freni. In cima alla classifica ci sono senz'altro i debiti (41% degli intervistati cita il mutuo), la poca chiarezza legislativa 847%) mentre almeno un quarto dice che non pu?prendersi impegni. Almeno finch?non avr?raggiunto una posizione economica adeguata.
 
 
 
 
Disponibile ad ogni tipo di chiarimento
Porgo cordiali saluti
 
 
Lorenzo Polojac