11/05/2010
Egregio Professore, leggo molto volentieri i suoi articoli su L'Arena, sempre mirati e puntuali su tutto ciò che di economico e non solo, ci circonda. Non vorrei sembrare presuntuoso, ma mi permetto di segnalarle un problema di natura localistica che mi piacerebbe potesse affrontare, contribuendo magari e contenere gli effetti negativi, quando saremo chiamati direttamente a contribuire di tasca nostra per raddrizzare le sorti del nostro paese.Si tratta nello specifico della moltiplicazione di aziende da parte di Enti Locali a detta loro, per maggior efficienza ed efficacia. Anzichè fusioni tra aziende operanti nello stesso settore( trasporti comunali e provinciali) se ne creano di nuove magari per la sola gestione degli immobili. Aziende municipalizzate erogatrici di servizi che creano ulteriori aziende per la distribuzione dei servizi stessi. Potrei continuare ancora ma lei ne saprà sicuramente molto più di me. Non trovo corretto poi che a capo di queste aziende siano collocati amici trombati(elettoralmente) di scarso profilo professionale ma adeguatamente (vergognosamente) remunerati come abili gestori. Si ha l'impressione che l'IRI sia tornato in formato mignon in tante città italiane (Verona compresa). Non pensa che tali comportamenti dei nostri "eletti" possano generare particolari tensioni al momento della resa dei conti? Sperando di non averle sottratto troppo tempo, nel rinnovarle la mia stima, le invio per l'occasione, distinti saluti.    
 
Giovanni, Verona