01/07/2013

Chiarissimo professore

In merito alla Sua proposta di dismissione di parte del patrimonio pubblico, perche' non ipotizzare che le quote della Sgr proprietaria degli immobili siano fatte sottoscrivere dalle banche, in una forma di vincolo di portafogli in uso qualche decennio fa, dietro pagamento con titoli di stato gia' detenuti dalle stesse banche. Le banche metterebbero in portafoglio titoli potenzialmente rivalutabili, dovendo pensare che i prezzi di conferimento degli immobili nella Sgr siano soggetti a un sensibile sconto ( che andrebbe indirettamente a vantaggio dell'azionariato diffuso della banche e non dei soliti furbetti) si sottrarrebbero alle svalutazioni a cui si sono dovute prestare per seguire il corso dei titoli di stato finora detenuti rafforzando cosi' , in ultima istanza, la propria solidita' patrimoniale. Per quanto attiene la redditivita' almeno una parte degli immobili conferiti nella Sgr dovra' essere costituita da immobili messi a reddito.
' Con il tempo e' altresi' pensabile che parte di quelle quote  possano essere collocate nei portafogli della clientela; sarebbero prodotti decisamente migliori di molti di quelli attualmente detenuti da tanti risparmiatori.Si creerebbe un circolo virtuoso che dovrebbe vedere vincenti tutte le parti in causa.
con ossequio.
Daniel Ammagi