10/06/2012

Egregio professore,

molti commentatori de Il Sussidiario convergono sul fatto che le basi stesse dell’Unione Europea siano minate dalla sfiducia e da una sorta di rinascente nazionalismo.

Altri, ammoniscono sulla necessità di raggiungere forme ancora più spinte di integrazione, nel campo fiscale p.e., di cui  mi riesce difficile comprendere sia l’utilità che la logica sottesa che mi pare confligga apertamente con la precedente ipotesi.    

Infatti, mi pare che così si andrebbe piuttosto ad offrire su di un piatto d’argento a chi già detiene il potere , altro maggior potere.

Non mi piace molto un’Europa modellata su Hjalmar Schacht.

Quello che invece non comprendo è perché non viene posta seriamente all’ordine del giorno la questione dell’uniformità delle regole e delle poste dei bilanci nazionali.

Mi pare che qualsiasi strada si scelga, la prima cosa è quella di avere una solida e confrontabile base di partenza contabile ; come si può parlare di uniformità fiscale quando non sappiamo neppure quale sia la reale situazione di un dato Paese ?  Dunque, prima costruiamo regole di bilancio comuni, raffrontiamo i bilanci e poi, se necessario, partiamo per altri lidi.  

Se è vero quanto dichiarato dal Dipartimento di Economia dell’Università di Friburgo (Germania) che ha eseguito uno studio per conto della Stiftung für Markwirtschaft , la questione non è peregrina dato che anche la Germania avrebbe poco da stare allegra, visto che non vengono messi a bilancio i debiti del Länder, mentre il bilancio italiano considera la Cassa Depositi e Prestiti.

Frattanto però, mi pare che due dei pilastri italiani che davano una certa sicurezza siano in predicato.

Il primo è il risparmio delle famiglie che viene eroso dalle tasse e che si riduce nella procedura di accumulo ; il secondo sono le 2400 tonnellate d’oro della Banca d’Italia !

Benché queste ultime facciano parte di un ente privato – dopo la privatizzazione delle banche pubbliche – possiamo dire che questo oro sia ancora fisicamente in mano Italiana o che sia pronto per essere caricato su qualche vagone ?

Grazie e cordiali saluti .

Adriano Verani