16/06/2012

 

Egregio Professore,
prima di tutto complimenti per le Sue lucide analisi, grazie a Dio c'è
ancora qualcuno che non ha portato il cervello all'ammasso, deinde affido
alla Sua considerazione alcune modeste riflessioni:
scrisse qualcuno che non si fidava di un paese dove si costruiscono più
bare che culle;
è fondamentale riavviare la crescita partendo dal ruolo primario dele
famiglie, sia per i consumi che per il risparmio;
occorre incentivare l'edilizia con agevolazioni fiscali per favorire
l'edilizia d'impresa a favore dei propri dipendenti, oltre ai servizi di
sostegno per le lavoratrici madri, come asili, educatori, tutor ecc.
corrispondere assegni familiari veri e non simbolici per sostenere i
consumi ed il mercato interno;
lasciar più liberi glitaliani di pensare creare e produrre senza lacciuoli
burocratici che nefrenano le iniziative, tutti sanno che con le tasse
basse l'impero cresce con quelle alte l'impero muore;
imporre alle banche a medio e lungo termine una considerevole quota di
utili da destinare ad investimenti in attività produttive e
disincentivarne le speculazioni esclusivamente finanziarie;
costringere i partiti all'autofinanziamento, eliminando strutture
burocratiche da sottrarre al sostegno pubblico;
incentivare i lavoratori ad investire nella propria azienda, limitando il
classismo esasperato dei sindacati bolscevizzati;
riformare la giustizia penale con le misure alternative alla detenzione,
quali il lavoro obbligatorio socialmente utile, in modo che chi ha
sbagliato abbia una vera opportunità di redimersi, pagandosi anche il
proprio mantenimento e liberando risorse per l'edilizia carceraria;
Il rischi è che ci si svegli e si scopra che è tutto un sogno.
Suo Agdan