E? il nuovo polverone sollevato da chi non riesce a governare e sta
perdendo il sostegno dell’elettorato e che per nascondere le proprie
incapacit?e difficolt?prova a
creare
un problema di carattere generale che ?falso.
La
gente, al contrario, sembra dimostrare una grande voglia di
partecipazione, come hanno testimoniato le recenti amministrative, dove
la sinistra, quando ?riuscita a mantenere le posizioni (un tempo molto
solide), come a Genova e provincia, lo ha fatto solo per il rotto della
cuffia.
La
gente chiede di essere governata, chiede una buona e corretta
amministrazione, chiede scelte.
Ma
a sinistra e al centro, il famigerato, invocato e inesistente centro,
alberga il non governo, ?evidente la mancanza di decisioni.
La
sinistra
perch??allo sfascio completo: sono in disaccordo su tutto e tra
tutti: nella creazione del PD, di cui si seguita a discutere e a
parlare, ma di cui non si riesce a intravedere nemmeno la fisionomia e
dove ogni presunto accordo ?in realt?una trappola per fregare
qualcuno; nella organizzazione degli estranei al PD, dove la nuova
“cosa rossa?ha al suo interno gi?i primi oppositori che ci vedono
solo un tentativo di PRC di allargarsi ed egemonizzare; nella Margherita
dalle tante anime; negli aut aut di (e tra) Mastella e Di
Pietro??
Affari loro se non fosse che tutto
questo si traduce nella paralisi del governo (hai voglia a prendertela
con la legge elettorale, che, anzi, dovrebbero ringraziare, detto una
volta per tutte!!!), che quando riesce a varare qualche provvedimento, a
causa degli infiniti compromessi, partorisce uno storpio.
Il
centro. Perch? ?il luogo delle parole, delle intenzioni, delle invocazioni, delle
nostalgie; dove abbondano i residui della prima repubblica, quella delle
formule e dei giochetti politici, quella dei politicanti che pi? professionisti non si pu? dove abbondano quelli abituati in
continuazione a fare e a disfare, quelli di un governo ogni sei mesi,
quelli che hanno caricato sulle spalle di tutti gli italiani un debito
pubblico esorbitante?..quelli che anche nella precedente
legislatura hanno seriamente frenato l’azione di governo timorosi di
perdere le clientele e sempre fedeli al rituale della politica
deteriore, fatta di “verifiche?e formule, tipo “discontinuit?,
“andare oltre?“volenterosi??.
A
Berlusconi
una raccomandazione: presenti in fretta un programma di governo forte e
alternativo, fatto di pochi, pochissimi, punti, assolutamente
prioritari, anche impopolari, ma che facciano l’interesse vero del
paese che ?alla lunga (senza i Follini fra i pedi) quello della
massima parte degli italiani.
(Enrico Venturoli)
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