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04/06/2007

Caro professore condivido in pieno le Sue considerazioni su ‘il Giornale? di oggi, tuttavia mi sembra raccomandabile non insistere sulle critiche incentrate su Prodi.

Mentre riconosco in quel personaggio un’abilissima serpe che sta riuscendo a ricostruire la rete di connivenze burocratiche che ci hanno condotto alla situazione attuale, egli non ?che un’abile marionetta nelle mai di politici che dovremmo bersagliare in sua vece (da Marini a tutti i vetero-DC che infestano anche la CdL).

Il rischio che si corre altrimenti ?di focalizzare l’attenzione dell’elettorato su un ‘falso scopo?creandogli attorno una sorta di simpatie generali in quanto sembrerebbe essere ‘vittima?di aggressioni personali sia di destra che di sinistra.

Ci? oltre a consolidargli una base elettorale a sinistra, riuscirebbe a lasciare integra l’immagine dei ben pi?pericolosi personaggi ex-DC che mirano a usarlo per scopi di ‘restaurazione?del vecchio regime basato su nuove forme di ‘consociativismo?attorno al paventato ‘blocco di centro? Saremmo giunti allora a restaurare la vecchia teoria dei ‘due forni?di Giulio Andreotti (una delle ‘volpi? che stanno pazientemente attendendo che passi il cadavere di Berlusconi e della sua CdL).

Per carit?cerchi di mettere in evidenza la nullit?di Prodi e dare invece chiara visione di questa minaccia che ritengo ben pi?grave per il futuro della competitivit?italiana rispetto alla pur condivisibile analisi ‘tecnica?da Lei riportata sul quotidiano,

cordialmente

Carlo Vitali

 

10/06/2007

Caro professore, Le trasmetto qui di seguito una e-mail di possibile
affissione
nel Suo sito. si tratta di uno stralcio di testo da me aggiunto al 'libro'
che
Le ho gi?trasmesso e che provvedo a rivedere ed aggiornare nelle sue varie
parti.
cordialmente
Carlo Vitali

'Nel corso della sua visita al Vaticano, il Presidente USA ha interpellato
il
Pontefice col titolo di 'Sir'. Contrariamente a quanto affermato dalle
nostre
'menti sottili'lungi dal costituire una 'gaffe' di un povero ignorante
texano
quella scelta ?espressione di una situazione di consolidamento ancora in
corso
nelle relazioni globali del sistema di nuovo ordine globale in fieri. La
'gaffe' lungi dall'essere tale riconosce la separazione tra Stato e Chiese
nel
nuovo contessto geo-politico. Separazione che obbliga il nuovo Imperatore
legittimato da Roma quale 'Protector Fidei' globale a rispettare le
separazioni
ancora esistenti nella cristianit?e rappresentate pienamente nella realt?br> interna USA. Il Successore di Pietro si ?formalmente raccomandato al nuovo
responsabile civile della Roma Imperiale del terzo millennio per quanto
concerne il voler conservare l'adesione delle sue iniziative politiche
globali
(leggi e tutela politica ad aborti, cellule staminali, tutela del diritto i
libert?religiosa, sostegno allo sviluppo civile e morale dell'Africa, etc.,
etc.) ispirandole ai principi morali di Santa Madre Chiesa, stabilentone con
ci?la 'santificandone' d'una nuova legittimit?globale che ha le sue due
basi
tradizionali, quella del Potere Imperiale di Cesare con sede a Washington
(la
quarta Roma dell'Impero Romano d'Occidente)e quella morale del Successore di
Pietro della Curia di Roma (i colloqui formali sono stati intrattenuti col
Papa
E con Bertone Segretario di Stato). La civilt?cristiana occidentale ha
inaugurato la sua nuova fase globalizzata del terzo millennio. Mentre le
nostre
'menti sottili' sono solo capaci di 'rosicare' e 'ironizzare' nella loro
impotenza frustrata e la odierna 'suburra' continua invece a osannare i suoi
Cola di Rienzo illetterati fiancheggiata dai suoi 'Rigoletto' e 'Pasquino'.
Le
manifestazioni associate alla visita di Bush a Ratzinger di 'intellettuali'
sui
Media e plebe sulle strade (il 'Panem et circenses' del terzo millennio)
confermano questa visione del nuovo scenario che inaugura la nuova era
mondiale. Gli inutili parlano di clima, di Guantanamo, di ONU e di vetero
istituzioni ottocentesche.
Infatti, la recente visita di George Bush al Pontefice (non all'Italia)
costituisce un ulteriore segno della vitalit?geo-politica intellettuale
della
Chiesa di Roma in epoca di globalizzazione incipiente e in anticipo sull?br> uragano mondiale che ha ingenerato il crollo del Comunismo. Ruolo centrale
nella civilt?occidentale riaffermato costantemente nella storia pi?br> attuale.
La sede della legittimit?del ruolo morale di Roma e di quello del
Presidente
degli USA imperiale con sede a Washington DC si ?coronato con la visita di
Bush al successore di Pietro nel Giugno 2007. Al suo rientro nella Capitale
dell’Impero dal periodico incontro con i futuri ‘feudatari regionali?a
Heligendamm. L’unico significativo incontro a Roma ?stato per rendere
rispettosi onori alla riconosciuta autorit?morale globale, la Curia di
Roma.
Ci?corona senza ancora concludere il percorso iniziato da Reagan e Woytila
con
il primo scambio di ambasciatori con la Santa Sede, William A. Wilson a Roma
e
Pio Laghi a Washington DC. Roma ritorna ad essere la sede morale unica del
mondo occidentale dopo la frattura creatasi nei millenni con la nascita
della
seconda Roma (Costantinopoli) e della terza Roma (Mosca). Mai assurte in
realt?br> a sedi universalmente riconosciute. Il coronamento finale potr?gi? forse
essere ufficializzato nel 2008 con la visita del successore di Pietro alla
Casa
Bianca di Washington DC su invito di George W. Bush il successore attuale di
Costantino. La formale accettazione nel Paese che ospita l’Impero del terzo
millennio dell’etica cristiana negli USA.
A Roma laica resta la tradizionale sede della ‘suburra?dei panem et
circenses
e dei ‘buffoni di corte?capaci di manifestare come Pasquino la propria
amara
ironia o spirito satirico a seconda del prezzo stabilito dal mercato dei
Media.
Una forma di intellettualit?frustrata nei secoli dall’inibita gestione del
potere e che quindi si ?adattata ad un comportamento carbonaro,
complottista e
destinato a sperimentare ulteriori, costanti frustrazioni. Cosa che
suggerisce
a chiunque dotato di doti di eccellenza e ambizioso di poter erogare le
proprie
risorse intellettuali in modo costruttivo, ad emigrare o a restare in Italia
nel contesto geo-politico che si ispira alle strategie di Santa Madre
Chiesa.
Possiamo forse concludere nella speranza che il Signore Dio nostro ci liberi
in
modo particolare dal deteriore e perdente ‘spirito del 1968?e dai suoi
‘intellettuali?(che tutti successivamente si sono ‘pentiti? e ci aiuti in
sua
vece di diffondere lo ‘Spirito del 1776?e delle Elite realmente Illuminate
dei
Padri Fondatori della fine dell’era degli Stati Nazione'.