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18/06/2006

Caro Pelanda, condivido in pieno la Sua opinione sull'ipotesi di un futuro assetto geopolitico imperniato sull'alleanza delle "Tre Rome", America, Europa e Russia (Il Foglio 17-606)

E lo condivido soprattutto per un motivo, che Lei forse non considera o forse non ritiene fondamentale dal Suo punto di vista, ma che per me ?il vero motivo a sostegno di questa previsione, quello che la rende realistica e direi quasi inevitabile.
Sono tutti e tre "Continenti cristiani", cio?tutti e tre hanno conosciuto la rivoluzione della "Persona", cio?il passaggio dalla preminenza della collettivit?a quello dell'individuo, che ?alla base del Cristianesimo e quindi alla base della modernit?
Cosicch?anche la Russia, che pur non ha conosciuto l'esperienza liberale, ?tuttavia infinitamente pi? vicina alle altre due Rome, di quanto non lo siano quelle culture, quali la cinese, che non hanno conosciuto il Cristianesimo e che, imperniate come sono sulla prevalenza del collettivo (Marx o Confucio non importa), lo temono come la peste.
Cos?alla lunga non ?ipotizzabile un'alleanza tra una delle tre Rome con la Cina proprio per questo motivo.
Cordiali saluti, Giulio Rupi.