29/01/2013

Egregio Professor Pelanda,

in base agli scenari da lei elaborati e assumendo che l'attuale assetto geoeconomico in Europa resti immutato (depressione economica nel Sud, modesta crescita in Germania, intervento costante della BCE per evitare il collasso della moneta unica), crede che la classe dirigente italiana abbia posto un limite alla durata dei sacrifici richiesti? C'è una data o un numero di disoccupati oltre a cui abbiamo deciso di non andare, accettando di uscire dall'euro? Lo domando perchè sono allarmato dalla decadenza economica che vedo intorno (negozi chiusi, fabbriche vuote, povertà crescente).

Grazie
Cordiali saluti

Federico Dezzani