05/01/2013

 

Egregio Professore,
se non ci fosse Lei con l'onestà intellettuale che la distingue, dovremmo
leggere soltanto balle colossali, però servite con profonda convinzione e
con l'intimo compiacimento di poterci ancora e ancora fregare.
Dunque Le dicevo, ci affanniamo e comprare titoli di Stato convinti di
dare una mano al nostro paese, le Banche comprano titoli, (soltanto) che
ritengono remunerativi, gli speculatori (investitori?), giocano con i
titoli spostando masse di risorse finanziarie da un capo all'altro del
mondo, che servono a... "ecchi' lo sà", agli investimenti ? o a comprare
altri titoli.
Scusi, Professore, ma alla fine di tutti questi giochetti, chi lavora?
Il potere d'acquisto della moneta dipende dalla ricchezza prodotta,
l'inflazione è direttamente collegata al vuoto produttivo e allora, senza
ripresa produttiva, non c'è trippa per gatti.
I nostri politici impegnati nei giochetti elettorali non avvertono il
pericolo.
Attendiamo fiduciosi.
Suo Agdan