27/02/2013

 

Caro Pelanda,
il suo articolo di oggi su Libero, con quello dell'amico Giacalone,  è una
sorta di vangelo politico laico, andrebbe mandato a memoria ! Non saprei
su che cosa essere in disaccordo. Solo che ieri ho sentito la conferenza
demenziale di quel bandito di Bersani: fra i 5 punti programmatici da
proporre alle camere mette una legge sui partiti (ci accontenteremmo di
quella sui sindacati prevista invano dalla Costituzione, magari per
conoscere i loro bilanci...), tanto per fare fuori Berlusconi. Legge sul
conflitto di interessi (e ddaie con Berlusconi....). Infine,  ...
"affrontare la questione morale, pubblica e privata (sic!)". Ora, da
comunista quale era ed è posso capire che sia rimasto fermo alla questione
morale di berlingueriana memoria (che coraggio, in tempi di MPS...), ma
che ora, in tempi di vacanza papale, si occupi anche della moralità privata mi
pare un segno di rincoglionimento irreversibile!

È che dovremmo fare partire dal basso una richiesta chiara, 5 o 6 punti su
cui lavorare insieme a partire dalle riforme istituzionali, coinvolgendo
Renzi....Tutti sanno che anche una nuova legge elettorale (stravolta dalla
sinistra per altro, come si diceva ieri - v. Ciampi...) con questo sistema
non servirebbe a nulla.
Alcuni punti:
- siamo l'unico paese moderno che vede il governo espresso dal parlamento
(il parlamentarismo è l'origine di tutti i nostri mali), alla faccia della
divisione dei poteri. Il parlamento nacque per controllare il sovrano, poi
il governo...Da noi, l'esecutivo è espressione del legislativo,  nessuno
controlla nessuno. Quindi, premierato  o presidenzialismo, sul modello dei
comuni e/o delle regioni. Quando cade il premier si va a votare....
- dimezzamento del numero di parlamentari, via il bicameralismo
perfetto...., diminuzione dell'indennità...
- Abolizione delle province e/o rimodulazione di tutti il sistema di
decentramento amministrativo.
- commissariamento delle regioni in deficit sanitario (per quello che
attiene a questa competenza...). costi standard e anche personale
standard, soprattutto per quanto riguarda il comparto amministrativo... se in
Lombardia ho 10 amministrativi ogni 1000 abitanti, non é che in Campania
ne posso avere 50... anche nel pubblico, per altro, si potrebbe usufruire di
temporary management all'occorrenza...
- ricontrattazione con Bruxelles del fiscal compact, cercando di ottenere
almeno il dimezzamento del piano di rientro dal debito per i prox 3 o 4
anni (dell'euro se ne parlerà più avanti..., mica si può uscire adesso).
- Abolizione IMU sulla prima casa e sulle pertinenze aziendali...
- abbassamento Irap e cuneo fiscale con i risparmi realizzati
- metodo contributivo retroattivo sulle pensioni superiori ai 5mila
euro....
e/o taglio tout court...
- abolizione delle riforma Fornero, alla luce degli insegnamenti del
grande Michele Tiraboschi (ma anche Ichino a tratti...).
Oggi il "tema vero è il superamento della contrapposizione tra lavoro
autonomo e lavoro subordinato per costruire uno Statuto di tutti i
lavori.....il futuro del lavoro non si gioca più sulle forme contrattuali
quanto su autonomia e creatività del lavoro, assunzione di rischio e
spirito imprenditoriale anche nei lavoratori. Infine ma non ultimo, le competenze,
il mercato del lavoro è fatto con i contratti ma questi creano valore solo
se sono veicolo di competenze professionali e base per lo sviluppo di
logiche virtuose di produttività tanto a favore delle imprese che dei
lavoratori»


Insomma, dovremmo fare un manifesto del genere, chiedere un governo
costituente che non veda in prima fila i Bersani e/o i Berlusconi (il
fatto che Silvio chieda la pres del Senato mi lascia perplesso..., se  è vero).
La gente vuole questo !!!, ne sono sicuro, facciamo qualcosa !!!
Saluti
FT