01/02/2012

Con quella faccia impenetrabile da maestro  di altri tempi Mario Monti sta
prestando  il risparmio privato italiano agli interessi dei poteri forti
distribuendo  recessione e sottosviluppo a destra e a manca con una non
chalance che rasenta la fantapolitica. La massa dei giornalai segue il
super ragioniere in questa crociata dell'autolesionismo: le prime vocine
del sig nessuno a favore di provvedimenti tirannici ed antidemocratici
sono sempre più spesso lanciate in radio. Al massimo qualche mese e ci
sembrerà perfettamente normale l'uscita quotidiana dei gabellieri
affiancati dalle forze di polizia per  esigere, sanzionare, perseguire...
Probabilmente Silvio Berlusconi avrebbe fatto bene a ridere e a vantarsi
meno perché ha di certo contribuito al formarsi di determinate idee nella
pancia della speculazione internazionale in merito ai nostri soldi.
Nostri? Io ho 43 anni sono della generazione che il risparmio non sa cosa
sia, al limite sono i soldi del nonno. Come libero professionista che non
evade conosco bene i meccanismi della pressione fiscale e non pensavo vi
fossero ulteriori margini di strangolamento, poi ho letto il Suo articolo
e ho visto Bechis...
Davvero siamo a rischio che ci venga proposto un finanziamento personale
trentennale come è già successo agli Islandesi? Saremmo alla dittatura dei
ragionieri, preferisco personalmente un dittatore vero. E in tale caso i
ragionieri che governano questi simulacri di governi democratici come
pensano di gestire il popolo italiano che ė un popolo di teste calde? Sino
ad oggi hanno giocato ad affondare nazioni senza alcuna valenza economica
ed industriale oggi ho l'impressione che si stia tentando il colpo gobbo
su una potenza industriale vera come è l'Italia, ma inevitabilmente ció
provocherebbe l'uscita dalla moneta unica. Converrebbe ai nostri storici
nemici naturali ritrovarsi sotto casa una potenza industriale con prodotti
eccellenti finalmente tornata competitiva? Le materie prime e l'energia
sono già aumentate del 30 percento in pochi anni poco per volta ed
inesorabilmente, non credo che a fronte della ritrovata sovranità e della
ritrovata libertà di azione economica, un pari ulteriore aumento
istantaneo possa preoccupare una nazione che da sempre ha trasformato con
bravura ed eccellenza. Io non ci penserei due volte meglio una rivoluzione
culturale ed economica che il lento strangolamento.
La ringrazio

Est modus