Caro Dottor Pelanda, ho letto con molto piacere ed attenzione il suo articolo ( come sempre d’altra parte) su il Giornale di oggi titolato “Il Confine Morale” e devo concordare con Lei sul punto, a mio avviso, più stuzzicante, quando dice: Sembra esagerato ?, no, affatto, non lo è quello di proporre un esame preventivo di << cittadinanza >> alla miriade di Capi e Capetti Sinistri, dato il loro sproloquiare confusionario, contraddittorio e ostruzionistico su tutte le questioni di carattere finalizzate al raggiungimento del “Bene”. Pensi che estenderei il termine, da Lei argutamente scelto, chiamandolo anche << accettazione, idoneità >> per ardire a raggiungere l’onore di sentirsi chiamati finalmente “Uomini” che ora non sono, e lo proporrei anche, se non principalmente, a quello smarrito di Prodi che fra un balbettio ed un tentennamento, di ritorno da Eurolandia, non sa quel che dice né quello che fa: Lui si, mercenario al soldo di un’armata che non ha: ma che vuole infine ? come si fa a chiamarlo Leader, quando in una trasmissione “ Dandini dipendente” ( !! ) dice che la gioventù italica deve essere libera di << pascolare >> ? Ma che voleva significare quel suo dire: alla sua transumanza da un paese all’altro ? Non si è accorto che l’Italia, in cinque anni di sua assenza, è cambiata ? Oppure è una terminologia politica nuova in vigore a Bruxelles ? Complimenti Dottor Pelanda, anche se non ne ha bisogno, e perdoni l’intrusione. Con la stima di sempre, Edoardo A. ( Padova)
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