27/11/2012

Caro Pelanda,

 

la leggo sempre con molto interesse e spesso sono d’accordo con le sue affermazioni.

In particolare ho trovato estremamente corrette le sue analisi sul rischio di conflittualità tra appartenenti al Mercato e allo Stato.

Ho solo due osservazioni:

  1. 1.      chi vive nel mercato non vede i dipendenti statali come privilegiati, ma li considera come persone che, avendo uno stipendio fisso indipendente dalla loro produttività, per comodo e soprattutto per mancanza dei vertici, fanno della produttività un optional.
  2. 2.      nella parte finale dell’articolo. Il disagio ha già raggiunto il punto critico. Se i nostri cosiddetti politici non faranno qualcosa per cambiare radicalmente la situazione, molte persone si rassegneranno ma altrettanti combatteranno con tutti i mezzi, anche violenti, per difendere la loro sopravvivenza.

 

Lo dice uno che sta cercando di difendere strenuamente la sua impresa e le 40 famiglie che da essa dipendono.

 

Infine. La cosa veramente triste è che, analizzando le decisioni di questo Governo, mi convinco sempre più che ci sia un disegno, di cui Monti è l’esecutore, per svendere il nostro Paese. Veda il coso ILVA.