12/12/2008

Caro Pelanda non bastava la pessima figura fatta da Sergio Cofferati sindaco di Bologna. Il Pd ama perseverare nell'errore. Il nostro dopo cinque anni di disastrosa amministrazione consapevole di andare incontro a sicura sconfitta preferisce dedicarsi ai suoi nipoti, proprio come Prodi. Fanno i danni, si rendono conto di perdere consenso e scappano prendendo a pretesto il fatto che sono nonni. Adesso dicevamo un altro errore il Pd si appresta a commetterlo candidando alle Europee Guglielmo Epifani. Nonostante l'operato sindacale di questo signore sia stato fra i peggiori come dimostra il fatto che la Cgil è sempre più isolata a sostenere le sue posizioni oltranziste abbandonata da Cisl,Uil e Ugl che preferiscono il tavolo alla piazza, il dialogo al muro contro muro. Cosa può andare a fare di utile al Parlamento Europeo il signor Epifani? Niente ma sempre meglio trovargli un seggio in Europa che mandarlo ad amministrare una città come hanno fatto con Cofferati. In ogni caso questo Pd è davvero sorprendente. Parla tanto di riformismo e poi candida nelle sue liste i sindacalisti della Cgil per i quali Berlusconi ha torto a prescindere, sbaglia sempre e comunque. Un giochetto che si è rotto e l'isolamento della Cgil lo dimostra. Con Berlusconi si può e si deve discutere nell'interesse dei lavoratori. Andare in piazza con i fischietti e gli stiscioni paralizzando il traffico delle città non serve a niente se non a creare disagi ai cittadini. Ci sono voluti cinquant'anni ma finalmente oggi in Italia il sindacalismo sta cambiando. E in un momento difficile per l'economia nazionale e mondiale come quello che si sta presentando serve il dialogo, la capacità di mediazione non le barricate. Lo capirà prima o poi la Cgil? Io credo di no ma il fatto che lo abbiano capito gli altri è già un ottimo passo in avanti. Americo Mascarucci

 

17/12/2008

Caro professore
per Walter Veltroni ogni giorno che passa è una certificazione in più del fallimento politico dell'operazione PD. Le elezioni in Abruzzo sono state una doppia sconfitta. Primo perché il Pdl ha vinto e secondo perché il suo amico-nemico Di Pietro ha guadagnato consensi a suo discapito. E' La vittoria dei Beppe Grillo, dei Santori, dei Travaglio, delle Guzzanti, della sinistra dell'odio mentre esce con le ossa rotte l'area riformista che il Pd ha preteso di rappresentare. Dobbiamo dire un grazie sincero a Veltroni per aver dato ossigeno a Di pietro e compagni con quello sciagurato apparentamento siglato alle ultime elezioni politiche. Walter ha cancellato dal parlamento italiano partiti storici come i socialisti per ritrovarsi con Tonino e i suoi fedelissimi che ora stanno facendo di tutti per succhiargli voti e affondarlo. E oggi Veltroni si rende conto dell'errore fatto ma non sa come risolverlo. Un politico così dovrebbe solo rispolverare l'antico progetto di dedicarsi all'Africa lasciando ad altri la guida del Pd. Ad altri in grado di fiutare il pericolo evitando di andarci dentro con tutti e due i piedi. Proprio come ha fatto Veltroni con Di Pietro.
Saluti
Americo Mascarucci
P.S: ho visto che il sito è tornato in attività, mi fa veramente piacere

 

28/12/2008

Caro Pelanda com'era prevedibile oggi 'Il Manifesto' ha sparato a zero contro Israele mostrando i corpi senza vita dei palestinesi uccisi nel raid compiuto su Gaza. E' chiaro che di fronte a certe tragedie non si può restare indifferenti soprattutto quando a morire sono donne e bambini che non hanno nessuna colpa. I morti fanno pietà e io di fronte ai cadaveri mostrati dal quotidiano comunista di pietà ne ho provata tanta. Ma allo stesso tempo non posso condannare l'azione militare israeliana in quei territori e non posso che concordare con Carlo Panella e con il suo editoriale pubblicato su 'Il Foglio'. Quei morti palestinesi messi in vetrina da 'Il manifesto' li ha uccisi Hamas non il raid israeliano. La responsabilità di quel sangue innocente non può che ricadere su quella parte del popolo palestinese che ha scelto la via del terrorismo e non vuole che il processo di pace vada a compimento. Sono cattolico ma a differenza del Papa purtroppo sono costretto a giustificare l'uso della forza da parte di Israele. Finché Hamas non sarà fermato, finchè il terrorismo palestinese non sarà estirpato Israele per difendersi non ha che un modo, quello di rispondere alla violenza con la violenza. Condanno invece il Manifesto che ancora una volta ha preferito non evidenziare le responsabilità del popolo palestinese e soprattutto di Hamas in questa tragedia. Piangere le vittime palestinesi è sacrosanto ma senza alterare la realtà dei fatti e soprattutto senza far passare per carnefici le vittime. La vittima in questo caso è il popolo israeliano costretto a convivere quotidianamente con il rischio di attentati. Solo che i morti israeliani, bambini compresi, non meritano mai la prima pagina del Manifesto nè una vignetta commemorativa di Vauro. Saluti Americo Mascarucci