Caro Pelanda
Leggendo
il suo articolo di ieri sul Giornale sono d’accordo sul fatto che la
gente sia sufa, ma temo che lei abbia un approccio troppo
‘americano’ e forse non si renda conto del fatto che in Italia siamo
arrivati all’ultimo stadio del vero programma della sinistra: “lo
stato borghese si abbatte, non si cambia”.
Dopo
anni di dominio ‘culturale’ che ha distrutto il classico ‘Dio-patria-famiglia’,
abbiamo finalmente degli ex brigatisti al governo e tre o quattro
partiti comunisti. Cè ancora gente impunita che esalta i ‘compagni
che sbagliano’, giustifica assassini come Cesare Battisti, santifica
un tossico come Carlo Giuliani e predica l’odio di classe. Il
comunismo forma una miscela esplosiva con l’islamismo terrorista:
entrambi hanno lo scopo di distruggere noi e l’occidente e ci stanno
riuscendo.
L’Italia
si divide fra una metà parassita attaccata alla tetta dello Stato e
l’altra metà che aspira a farlo. L’idea è guadagnare
moltissimo lavorando pochissimo in ambito statale; in quello privato
resiste ancora la mentalità di fregare ‘il padrone’. I grandi
padroni si sono venduti ai partiti, quelli piccoli sopravvivono e spesso
chiudono. Dove sono i liberali?
Gli
italiani ormai pensano che destra e sinistra siano uguali, sono stati
delusi da entrambe. Berlusconi aveva acceso delle speranze, poi si è
lasciato marcire fra Follini e Casini, ha tirato a campare alla
democristiana. Questo la gente non glielo perdona. L’unica
consolazione è che i rossi vengono bastonati tanto quanto noi, e ben
gli sta. Forse finalmente capiranno che i primi a fregarli sono i
Bertinotti che viaggiano con l’aero blu (...ma per ragioni di
sicurezza!).
Il
problema centrale in Italia è il pensiero unico, il dominio
incontrastato della sinistra sui media. Per cinque anni hanno predicato
che il regime di Berlusconi aveva sei televisioni, anche se 5 su 6 tutti
i giorni dicevano che il suo governo faceva schifo. La gente ha
l’impressione che non sia riuscito a far nulla, perchè nulla ne
è stato detto in tv e se non è in tv non è accaduto.
Dov’era
il grande comunicatore?
Mai
nessuno che dica che la sinistra non fa ‘cultura’ ma solo
propaganda. Però sa farla bene: vende fumo ed acqua calda e li spaccia
per oro. Prodi vive di ‘penem et circenses’, l’Italia in Tv è il
paese dove ci si diverte spensierati e si pensa solo al sesso (quella
vera un po’ meno).
Sere
fa Lucignolo, la trasmissione più trash di Italia Uno, ha incitato le
settantenni della spiaggia di Ostia a mostrare il topless ‘come fanno
i vip’, e quelle l’hanno fatto.
Chi
viene in Italia sente parlare di Pacs, di preti pedofili, di sesso gay
in pubblico, dell’orrida mostra di Sgarbi con il manichino del Papa in
tanga, e si chiede se questo sia un paese di pervertiti. I telegiornali
sono diventati bollettini delle disgrazie: stupri, assassini,
sgozzamenti, rapine, incidenti stradali, incendi, tutto ‘poteva essere
una strage’. Siamo un paese di psicopatici, ladri e assassini?
Non
credo che la maggioranza degli italiani sia così - o mi illudo?
Vorrebbero fare la rivoluzione, ma nessuno dà loro voce.
Secondo
lei quale rimedio c’è a questo stato di cose?
La
risposta classica è che bisogna ‘recuperare’ la nostra cultura,
riscoprire le nostre tradizioni, ‘tornare alle radici’, tutte belle
cose che non vengono mai fatte. Berlusconi parla di creare una università
di élite ma poi la limita a materie tecniche senza pensare a quelle
umanistiche. Non si rende conto che quotidianamente la nostra identità
nazionale viene sminuita e denigrata per sostituirla con un
‘multiculturalismo’ che in realtà è l’imposizione subdola di una
sola ‘cultura’, quella islamica. Chi si oppone è razzista.
Ogni
giorno la verità viene calpestata, manipolata e distorta. Si creano
falsi problemi per distogliere l’attenzione da quelli veri. Mai una
voce che si levi a dire che sono tutte balle e il re è nudo. Alla Cdl
fanno i signori inglesi, e fanno male. Berlusconi fa parte anche lui del
gioco?
A
Genova lei mi disse che lui è brianzolo e certe cose non le capisce:
perchè non gliele spiega?
Ho
incontrato e lavorato con studenti promettenti e capaci che avranno ben
poche possibilità di un lavoro e si sono rassegnati al fatto che il
merito, l’intelligenza, la voglia di studiare e lavorare non servono.
Molti scappano alll’estero. Noi esportiamo cervelli - negli Stati
Uniti lei certamente ne vedrà molti, ci sono andata anch’io a
studiare - in compenso importiamo gli islamici che ci scaveranno la
fossa.
Infine,
se anche cadesse l’orrido governo Prodi, la CDL non è certo pronta.
Divisi ed indecisi a tutto, poche idee ma confuse. Alla gente non
interessa la discontinuità o il marchio del partito: i veri problemi
sono la sicurezza, la paura di uscir di casa la sera, l’educazione
delle giovani generazioni, il ripristino dei valori e delle gerarchie,
il senso di responsabilità, la cancellazione di sprechi e privilegi, la
burocrazia parassita. Ma da quale parte incominciare? Nessuno vuole che
gli si tocchi l’orticello. Nessuno ha il coraggio di dire adesso
basta.
Che
la media borghesia sia pronta alla rivoluzione è certamente vero. Ma
chi la guiderà? Abbiamo noi un Sarkozy o un Blair che abbia il coraggio
delle sue idee? Non mi pare.
(Idea
folle: viste le comuni origini ungheresi che condivide con Sarkozy,
perchè non si propone lei come leader ? ci pensi...)
Spero
di non averla annoiata e che lei possa incitare e aiutare la Cdl a
prepare un manifesto fatto di pochissime idee forti, chiare e semplici.
Per fare la rivoluzione del merito.
Cordiali
saluti
Marina
Mascetti
P.s:
L’anno scorso ci ha invitato a leggere il suo libro Democrazia attiva.
Speravo che dal progetto uscisse qualcosa di più concreto, invece il
sito è diventato una chat line, peccato. Posso suggerirle un paio di
letture? Eurabia di Bat Yeor - pubblicato da Libero in edicola - ed
Europa Invertebrata di Gianfranco Morra, edizioni Ares. E magari il
classico introvabile Contro l’Europa di Ida Magli o il suo sito http://www.italianiliberi.it.
In essi troverà la chiave per capire come l’identità italiana venga
progressivamente annullata e distrutta. Anche per questo la gente è così
sconsolata, non vede via d’uscita nè futuro, e non fa figli.
|