25/08/2006

Egr. Prof. Pelanda,

chi le scrive  è un assiduo lettore  del Il Giornale che  oltre  30 anni intrattiene rapporti di affari  con il mondo arabo  e da oltre  15  anche rapporti personali  ravvicinati  in quanto  ho una compagna  araba.

Non ho certo la Sua cultura  ne la Sua  preparazione  storica, tuttavia  ho una conoscenza diretta e pratica  del mondo arabo e mi sono anche letto il Corano.

Il Suo articolo  in risposta  alla  Magli è ben fatto, apprezzabile,  dà sfoggio di una grande cultura e preparazione, ma, a mio avviso perde di vista la  realtà.

 

La realtà è che  certamente  non  c’è un Islam  “buono” in quanto l’Islam è quello che è, il Corano non  si può cambiare; non c’è modo di interpretare diversamente il fatto che la donna  per esempio  è e deve essere sottomessa, che vale  meno dell’uomo a tutti glie effetti,  che  ha molti meno diritti ecc;  non c’è modo di interpretare diversamente  la Jihad  contro gli infedeli, ecc. e potremmo continuare all’infinito.

 

Ci sono invece  tanti  musulmani buoni questo sì !!  E se è questo che Lei intendeva  allora  aveva ragione: ci sono tanti musulmani moderati e buoni.  Anche la famiglia della mia compagna  come tanti miei clienti  e/o agenti che ho nel mondo arabo sono  brave persone, moderate, civili,  e cosi via.  Ma guarda caso la famiglia  della mia compagna  non è affatto praticante,  il padre  è praticamente ateo, la madre  pur professandosi musulmana  è stata istruita in gioventù dalle suore, altre persone che conosco  e che ritengo brave persone  aperte e comprensive e rispettose  dei non musulmani guarda caso sono tutte persone a cui della religione non interessa più di tanto.  Mentre altre che  pure conosco  per motivi di lavoro che invece si professano  praticanti  e  osservanti  sono quasi tutti  dei  figli di buona  d……  sia nei rapporti di affari che nei rapporti personali. 

 

Conclusione  i bravi musulmani ci sono e come  ma guarda caso sono quelli che meno seguono le pratiche e le regole dell’Islam  !!  Questa  è una realtà  che  oltre  30 anni  di esperienza diretta  nessuno mi può contestare. I libri  e i codici  sono altra cosa,  robe per studiosi e professori.  Ed è qui il punto fondamentale:  al contrario  del Cristianesimo,  l’Islam qualora  venisse  addolcito  e ridotto a semplice  ideale monoteista   sarebbe finito, morto, esaurito: nessuno  sentirebbe più la necessità di seguirlo in quanto ci sono almeno una decina  di  credi  e fedi  migliori  dell’Islam per l’uomo (uomo inteso come umanità intera). Ma non l’avete ancora capito Voi professori che se l’Islam  potesse venir praticato liberamente  senza  coercizioni  nei paesi arabi  solo pochi fanatici lo seguirebbero ??  L’intera popolazione femminile  se potesse  già il giorno dopo  la eventuale  “liberalizzazione”  smetterebbe ogni  pratica islamica,  la popolazione  dei giovani e dei bambini crede che non farebbe altrettanto ??  Oltretutto non  si capisce  perché qualche centinaio di milioni di asiatici  si scaldino  tanto per questa  fede  che  è stata fatta esclusivamente per  Arabi e che considera tutte le altre etnie  di seconda categoria.

 

Certo quindi che c’è un Islam buono, perché non  è Islam.

Ennio  da Parma