Egr. Prof. Pelanda, chi le scrive è un assiduo lettore del Il Giornale che oltre 30 anni intrattiene rapporti di affari con il mondo arabo e da oltre 15 anche rapporti personali ravvicinati in quanto ho una compagna araba. Non ho certo la Sua cultura ne la Sua preparazione storica, tuttavia ho una conoscenza diretta e pratica del mondo arabo e mi sono anche letto il Corano. Il Suo articolo in risposta alla Magli è ben fatto, apprezzabile, dà sfoggio di una grande cultura e preparazione, ma, a mio avviso perde di vista la realtà.
La realtà è che certamente non c’è un Islam “buono” in quanto l’Islam è quello che è, il Corano non si può cambiare; non c’è modo di interpretare diversamente il fatto che la donna per esempio è e deve essere sottomessa, che vale meno dell’uomo a tutti glie effetti, che ha molti meno diritti ecc; non c’è modo di interpretare diversamente la Jihad contro gli infedeli, ecc. e potremmo continuare all’infinito.
Ci sono invece tanti musulmani buoni questo sì !! E se è questo che Lei intendeva allora aveva ragione: ci sono tanti musulmani moderati e buoni. Anche la famiglia della mia compagna come tanti miei clienti e/o agenti che ho nel mondo arabo sono brave persone, moderate, civili, e cosi via. Ma guarda caso la famiglia della mia compagna non è affatto praticante, il padre è praticamente ateo, la madre pur professandosi musulmana è stata istruita in gioventù dalle suore, altre persone che conosco e che ritengo brave persone aperte e comprensive e rispettose dei non musulmani guarda caso sono tutte persone a cui della religione non interessa più di tanto. Mentre altre che pure conosco per motivi di lavoro che invece si professano praticanti e osservanti sono quasi tutti dei figli di buona d…… sia nei rapporti di affari che nei rapporti personali.
Conclusione i bravi musulmani ci sono e come ma guarda caso sono quelli che meno seguono le pratiche e le regole dell’Islam !! Questa è una realtà che oltre 30 anni di esperienza diretta nessuno mi può contestare. I libri e i codici sono altra cosa, robe per studiosi e professori. Ed è qui il punto fondamentale: al contrario del Cristianesimo, l’Islam qualora venisse addolcito e ridotto a semplice ideale monoteista sarebbe finito, morto, esaurito: nessuno sentirebbe più la necessità di seguirlo in quanto ci sono almeno una decina di credi e fedi migliori dell’Islam per l’uomo (uomo inteso come umanità intera). Ma non l’avete ancora capito Voi professori che se l’Islam potesse venir praticato liberamente senza coercizioni nei paesi arabi solo pochi fanatici lo seguirebbero ?? L’intera popolazione femminile se potesse già il giorno dopo la eventuale “liberalizzazione” smetterebbe ogni pratica islamica, la popolazione dei giovani e dei bambini crede che non farebbe altrettanto ?? Oltretutto non si capisce perché qualche centinaio di milioni di asiatici si scaldino tanto per questa fede che è stata fatta esclusivamente per Arabi e che considera tutte le altre etnie di seconda categoria.
Certo quindi che c’è un Islam buono, perché non è Islam. Ennio da Parma |