20/08/2006

Caro Carlo Pelanda,

Prima pagare, poi disegnare: prima pagare poi qualsiasi cosa.

Questa mirabile battuta di Andrea Pazienza (che arrivava fino a dire: prima pagare, poi il conto) è la risposta semplice e banalissima alle questioni gravi che assillano oggi la stampa assennata di fronte all´antisemitismo manifesto o strisciante dell´informazione piú diffusa.

Da anni si perde tempo a discutere riguardo all´egemonia della sinistra sulla cultura: cercando di capire le ragioni, la genealogia, di quello che, in fondo, resta apparentemente un mistero.

Le idee di sinistra sono state sconfitte dalla storia, il marxismo ha prodotto solo mostruositá e drammi infiniti, ogni volta che la sinistra ha emesso previsioni o fatto proposte di soluzione queste si sono rivelate sbagliate o foriere di guai peggiori: il tutto nel consenso generale degli organi di stampa e degli opinion leaders.

In nome di teorie campate in aria e analisi francamente senza né capo né coda, moltissime persone sono diventate premi Nobel, autori di culto, professori universitari.

Dove risiede la ragione di tutto questo?

Il mistero è un mistero buffo e il segreto un segreto di Pulcinella.

Tutto proviene dall´atavica e insaziabile fame degli intellettuali.

Poiché non sono in grado di produrre strumenti per il proprio sostentamento fisico, la maggior parte degli intellettuali sono dei morti di fame: morti di fame nell´anima e nelle viscere, prima ancora che nel corpo.

La sola cosa che li motiva a sostenere indifferentemente qualsiasi posizione, dalla piú barbara a quella del piú normale buon senso, è il compenso: compenso in denaro o in natura, materiale o simbolico, non importa.

In che modo si costruisce un´egemonia culturale? è talmente semplice che, se non ci fosse da piangere, verrebbe da ridere.

1. Identificare un discreto e eterogeneo numero d´imbecilli che giá scrivono, disegnano, suonano, compongono, pittano, happeningano, istallano
2. Organizzare 1500 conferenze stampa all´anno su qualsiasi cosa e chiamarli a dirigerle pagando loro un gettone di presenza di 5 euri e 50 centesimi (piú li si tratta da pezzenti, piú li si tiene in pugno)
3. Promuovere festival di cineteatrodanza, premi letterari, di cucina, di videopoesia, di banane, di architettura biologica, di sci transessuale, oppure dibattiti su amaca o sedia a sdraio, e chiamarli a presiedere l´augusto consesso o a fare parte della giuria (compenso 8 euri e 75)
4. Pubblicare atti del convegno, cataloghi, brochures, opuscoli, manifesti e locandine in cui il loro nome risalti come quello di Wanda Osiris.
5. Pagare loro alberghi e cene nelle localitá dove sono organizzate le mille manifestazioni a cui essi devono essere invitati.
6. ELEMENTO DECISIVO: tra gli imbecilli selezionati non scegliere coloro che hanno leggiucchiato marx, la scuola di francoforte o samir amin, ma altri (imbecilli ce ne sono in quantitá sia di destra che di sinistra) che hanno, al contrario, intraletto weber, schumpeter o siano in grado di pronunciare il nome di qualche neocon.

Un programma di questo genere costa un decimo della campagna elettorale di un qualsiasi candidato elettorale, ma dona frutti sterminati a lunga scadenza perché, incoraggiati dal miraggio di qualsiasi cosa sia loro offerta a titolo gratuito, un pasto caldo, un aperitivo, un bicchiere di champagne, una stanza d´albergo, una giornata al mare, in montagna, in monastero, nonché dalla gloria ricevutane ( se godo, mio malgrado, di un privilegio, è perché sono importante), a migliaia si convertiranno a idee completamente opposte a quelle che professavano un minuto prima e l´egemonia culturale di colpo cambierá colore.

Cordialmente

Vincent Caetani