Conti pubblici truccati
Di Carlo Pelanda (26-6-2007)
Circola la sensazione che il governo sia reticente a dare i veri dati relativi al bilancio pubblico. Qui i motivi per sospettarlo.
Ricordiamo
due fattacci, provati, successi alla fine del 2006. Il primo riguarda l’analisi
dei conti pubblici fatta da una commissione nominata dall’appena insediato
governo Prodi. Questa trovò che il deficit in rapporto al Pil era superiore al
4%. Si urlò al disastro contabile lasciato dal governo Berlusconi. Poi dopo qualche
mese si scoprì che, grazie all’extragettito, tale deficit era poco sopra il 2%.
Ma l’extragettito, cioè l’aumento delle entrate, si è basato su un flusso di
denari che era già visibile all’inizio del 2006. Quella commissione non volle
vederlo o non se ne accorse? Non si sa, ma si sa sulla nostra pelle che quella
valutazione sostenne un aumento della pressione fiscale complessiva di quasi
due punti (dal 41 al 43%) a causa dell’emergenza. Ma l’emergenza non c’era,
anzi. Un dato nascosto ha provocato un’enorme conseguenza politica. Il secondo
caso, collegato, ha portato il senatore ed economista Mario Baldassarri ad
accusare il governo di “falso in bilancio” e chi scrive a chiedere più volte
chiarimenti sui giornali, per altro mai ottenuti. Nel dicembre del 2006 Visco
riconobbe che il tesoretto c’era, che era di ben 38 miliardi (equivalenti a due
punti e mezzo di Pil), ma che potevano considerarsi strutturali, cioè
ripetibili l’anno successivo, solo 5 o giù di lì. Ricordo che con Baldassarri
ed altri facemmo un po’ di analisi e conti da dove emerse che l’extragettito
era dovuto in gran parte (dai 25 ai 30 miliardi) ad entrate derivate dalla
tassazione ordinaria. Più persone avevano pagato più tasse di quanto era stato
previsto nel 2005. E tale fenomeno, per inciso, era compatibile con la
riduzione della disoccupazione. Cosa era successo? Grazie alla legge Biagi
(flessibilità dei contratti di lavoro) ed agli incentivi/pressioni attuati dal
governo Berlusconi per far emergere il lavoro nero sia indigeno sia immigrato
era aumentata la platea di chi paga le tasse. Questo vuol dire che il tesoretto
era/è in gran parte “strutturale” perché proviene da redditi di lavori stabili.
E che quindi andava messo in previsione di entrata per il 2007. Ma ciò non fu
fatto ed ora i dati mostrano che il gettito è superiore alle previsioni.
Ammetterete che qualcosa di oscuro c’è. Ma perché? Le ipotesi finora abbozzate
dai pochi che ne hanno scritto sulla stampa sono le seguenti. Il governo ha
manipolato i dati di extragettito per sostenere lo stato di emergenza contabile
ed alzare le tasse imputando il governo precedente. Non ha, poi, messo
l’aumento probabile delle entrate nel bilancio di previsione per fare una bella
figura. Infatti dice che l’aumento delle entrate in atto, oltre le previsioni,
è dovuto alla lotta contro l’evasione. No, è dovuto all’aver sottovalutato
apposta la previsione. E anche nel