21/01/2011

America e Libertà: due concetti

Cos’è l’‘America’? E cos’è la ‘Libertà’?

Prima e al di la del loro senso stereotipato, quei concetti si riferiscono alla percezione concettuale e generale che ne possiede ogni essere umano.

‘America’ è il fascinoso sogno che ha attratto gli emigranti dai paesi di loro tradizionale residenza spinti dalla comune delusione imposta dall’oppressione dai regimi storici con le limitazioni istituzionali alle loro ‘Libertà’. La scelta definitive per ogni emigrante era nel dilemma ‘meglio essere libero di sostenere il costo del proprio destino che essere paternalisticamente protetto dall’illuminato ‘principe’ occasionalmente in carica’.

Occasionalmente quel sogno si è incarnato, nel corso della storia, in America; un ‘territorio’ dove solo le nazioni pellerossa usavano vivere in uno stile di vita pre-biblico.

Lo stile di governo naturale che si insediò in quel ‘territorio di sogno’ fu perciò un regime post-StatiNazione caratterizzato dal rifiuto di ogni tentativo di stabilire tipi di paternalismo ‘dall’alto’ e di sostituire quello stile di governo con uno ‘dal basso’ basato sulla ‘Libertà’ in ogni attività umana (parola, religione, difesa, impresa, associazione, voto, autonomia amministrativa locale, solidarietà, etc.); il concetto stesso di ‘Conservativismo’ è intrinseco allo Spirito del ’76 che rigettò in modo ‘fondamentale’ il vecchio-stile di ‘governo dall’alto’ dei regimi storicamente susseguitisi nell’epoca degli Stati Nazione.

Quell’evento progressista nella storia umana originò un insieme naturale di drammatici cambiamenti nel mondo civile.

Tranne gli indigeni, ogni nuovo immigrato ebbe il diritto di essere ‘Americano’ con la libera-adesione al ribaltamento ‘Rivoluzionario’ dei valori incarnato per sempre nella Costituzione come formularono i Padri Fondatori. Dalla condivisione giurata ai valori-liberatori della costituzione ogni nazionalità diveniva ‘Americana’; America perciò divenne LA cancellazione rivoluzionaria degli obsoleti concetti di multi-nazionale, multi-confessionale, multi-culturale concepiti dai regimi degli Stati Nazione. Irlandesi, Danesi, Finlandesi, Olandesi, Svedesi, Tedeschi, Francesi, Italiani, Cinesi, Vietnamiti, Indiani, Ebrei tutti sono ‘Americani’ se si ispirano alla fede secolare esternata nella Costituzione USA, indipendentemente dalla loro cultura nazionale, gergo familiare, livello di educazione scolare, credo religioso, livello di reddito, abilità personali o ogni altra diversità storica usata per separare in minoranze ghettizzate in criteri corporativi la società al tempo dei vecchi regimi degli Stati Nazione.

Il sogno ‘Americano’ inaugurato dalla Costituzione USA non promette alcuna erogazione gratuita dall’’alto’ di ‘welfare’ bensì la sola libertà individuale da vincoli esterni che ostacolino il poter perseguire ogni personalissimo concetto di felicità; garantisce solo cioè i ‘diritti inalienabili alla vita, alla libertà, e al perseguimento della felicità’.

Il rivoluzionario compito del governo venne sovvertito dall’erogazione dall’alto di uguali ammontare di ‘welfare’ al rimuovere ogni ostacolo esterno a potersi ‘guadagnare’ migliori condizioni di vita; tutti elementi fondati su una forma di definizione ‘dal basso’ della libertà percepita da ciascuno sotto la sua più piena responsabilità individuale.

In questo senso ‘Americano’ è chiunque sogni di diventare membro di quella ‘società estesa’ caratterizzata dal solo condividere la comune fede secolare nell’‘America’ come concetto politico rivoluzionario.

Nello stesso senso molti cittadini ‘Americani’ possono dimostrarsi drammaticamente un-Americani se essi sponsorizzassero cambiamenti della Costituzione USA sulla traccia dei concetti di governo dall’’alto’ dei vecchi regimi degli Stati Nazione quando il governo era autorizzato a erogare eguali ammontare di welfare indipendentemente dai peculiare e diversi desideri e risultati meritati sulla base di impegno individuale.

I cambiamenti ai concetti ‘conservatori’ della rivoluzionaria Costituzione USA sono un-Americani se essi convertono la linearità del significato degli articoli costituzionali; di facile comprensione.

La libertà di parola e di stampa non deve ricevere ‘interpretazioni’ da qualsiasi saggia intermediazione di studiosi istituzionali, i wikileak di Assange SONO costituzionali, i modi da lui adottati per accedere alle informazioni ‘riservate’ possono essere errati e soggetti alla legge penale.

Qualsiasi ‘executive power’ che permetta al Presidente di imporre il Segreto di Stato deve essere tutelato con un’appropriata gestione delle informazioni la cui adeguatezza è ‘responsabilità’ personale dello stesso Presidente e del personale che egli ha autorizzato a trattare l’informazione.

La censura non è permessa in alcun modo e nessun criterio di censura può essere imposto in stile di governo dall’’alto’; neanche se viene giustificato sulla base di criteri morali. Riscrivere i racconti di Mark Twain sopprimendo ‘termini’ considerati oggi ‘politically incorrect’ è una tipica procedura degli Stati Nazione, dei vecchi Ancien Regime inaccettabile secondo il concetto ‘Americano’ di libertà. ‘Nigger’ è riferito a soggetti caratterizzati da pelle abbronzata. Essi non possono essere statisticamente classificati sotto un unico profilo di cultura, religione, educazione, comportamento o carisma umano. Un soggetto di nazionalità Somala non ha alcunché da condividere con un Nigeriano, un Eritreo, un Etiope, un Bantu, un Tutsi o un Africano che viva nelle Americhe da generazioni. Mi sentirei personalmente offeso se chiunque volesse anche solo pensare di essere capace di ‘proteggere’ la mia onorabilità ‘vietando’ di indirizzarsi a me come ‘nigger’. Un ‘nigger’ ‘Americano’ sarebbe orgoglioso di mostrare che, nonostante le sue condizioni familiari povere e disagiate, sia stato capace grazie al vivere sotto la ‘Costituzione Americana’ di raggiungere eccellenti prestazioni in politica (Condoleezza Rice), tra i militari (Colin Powell), in musica (Joe Armstrong), nei movimenti sociali (Martin Luther King), nello show business (Sammy Davis jr.) nella cinematografia (Denzel Washington). Ricevere protezione da parte di procedure dall’alto è un tipico rimedio paternalista e clientelare offerto ai ‘sudditi’ da Ancien Regime illuminati. Ogni vero ‘Americano’ si sentirebbe offeso e rifiuterebbe di essere preso in assistenza tramite erogazione di ‘food stamps’ una sorta di sostegno erogatogli come se fosse un ‘handicappato’ disabile per natura a guadagnarsi il pane quotidiano come ogni altro delle nuove ondate di immigranti ha fatto fino ad oggi. Gli Italiani cominciarono con l’essere considerati ‘Dago’ dalle minoranze di lingua Inglese di concittadini meglio educati ‘Americani’. Essi hanno lottato guadagnandosi con fatica e gradualità l’odierno, migliore stato sociale senza ausili caritatevoli o ‘protezioni’. Essi oggi possono sentirsi orgogliosi del loro stato di ‘liberi e coraggiosi’ Americani o come ogni altro concittadino di diversa origine nazionale; proprio grazie al fatto che non hanno ricevuto benefici gratuiti contrari allo spirito stesso della rivoluzione‘Americana’ nella storia della civiltà ‘Occidentale’.

Né può essere giustificata qualsiasi censura per lettura storica o eventi religiosi con la pretesa che esse potrebbero ‘offendere’ le minoranze nazionali, confessionali o etniche. In ‘America’ non esiste più alcuna minoranza, ognuno è un ‘Americano’ ed accetta l’essere ‘offeso’ come un aspetto del suo status di ‘uomo libero’ sufficientemente ‘coraggioso’ da poter leggere, rigettare, obiettare o scartare ogni informazione tra il volume globale dei contributi della ‘libera stampa-parola’. Nell’Europa dei vecchi Stati Nazione la libertà di parola e di stampa possono subire limitazioni da decisioni di censurra ‘dall’alto’ come ebbe luogo per la enciclopedia ‘ufficiale’ dell’URSS e del Terzo Reich in cui anche i testi di fisica ricevettero una versione politicamente corretta denominata ‘Fisica Tedesca’. Come ha ancora luogo oggigiorno in qualche Stato Nazione in cui il ‘negare l’olocausto’ non viene solo confutato ma viene proibito dal diritto penale.