16/07/2010

Immarcescibilità dei ‘complotti massonici’

Il funzionamento del libero mercato è incomprensibile alle menti scientifiche che rifiutano l’impossibilità della ragione a averne una chiara comprensione finale irreggimentabile in modelli capaci di darne previsioni ‘prescrittive’ in analogia con ciò che accadde nel caso meraviglioso (ma elementare) della descrizione del moto dei gravi fornita da Newton e Leibnitz dopo millenni di studio degli astri, dei pianeti, dei satelliti e dei pesi di minore dimensione sulla terra.

Quella soluzione così semplice e completa risultò anche applicabile universalmente e istituì nella psiche degli scienziati una sorta di ammirazione acritica che non si è ancora rimossa dal profondo delle convinzioni oggi e che spinge a credere (al di la delle evidenze della fisica quantistica e della logica matematica del 1900) che si potrebbe giungere ad una teoria unitaria dell’universo capace di altrettanta potenza prescrittiva in relazione alla previsione degli assetti che la Natura assumerà in futuro.

Perfino nella povera mente ottocentesca della casta giudiziaria si è formata la convinzione che i ‘tecnici’, se realmente specialisti nelle loro discipline, devono poter prevedere con adeguata precisione la data, il luogo e l’intensità delle catastrofi naturali (cfr. il terremoto de l’Aquila e relative indagini giudiziarie sui responsabili della Protezione Civile).

Ebbene il mondo non funziona così e solamente sistemi meccanici di particolare elementarità (come i gravi che orbitano sottoposti alla forza gravitazionale) consentono (in casi particolarmente semplici) di prevedere con esattezza determinista le posizioni assunte dai corpi in movimento.

Le ‘menti sottili’ ‘de sinistra’ fondano il proprio status sociale e relativi privilegi e benessere materiale sulla loro presunta capacità di prevedere i rischi che possono presentare tipi di sviluppo economico irrazionali e sulla loro capacità di ‘programmare’ invece uno sviluppo razionale, coerente e politicamente corretto e ‘sostenibile’ dall’ambiente fisico e sociale.

Il fallimento ripetitivo delle loro previsioni economiche che costituisce una ‘costante storica’ (confutata in genere dal sopraggiungere di nuove scoperte scientifiche che consentono di sviluppare soluzioni tecnologico-organizzative inimmaginabili dalla loro vecchia cultura accademica e totalmente ‘rivoluzionarie’ per i limiti e rischi esistenti in precedenza) risulta inaccettabile per quelle oligarchie di ‘governo dall’alto’ della società.

L’inaccettabilità è dovuta sia alla minaccia per la loro stessa credibilità professionale che priverebbe di ogni credibilità le stesse elite, sia al rifiuto di dare credibilità all’opposta filosofia di governo dal-basso ‘di destra’ dello sviluppo industriale.

La strada restante alle oligarchie dirigiste per conservare credito alle loro programmazioni industriali non ostante le sequenze storicamente fallimentari, deve essere attribuita a inimmaginabili fattori; improvvise crisi imprevedibili alla data della programmazione, comportamenti psichicamente irragionevoli dovuti a fenomeni incontrollabili di massa, azioni di contrasto poste in essere da circoli potenti e segreti per ragioni di pura avidità egoistica e, spesso, in modi ‘illeciti’ se non perfino ‘illegali’ (gli gnomi di Zurigo, le logge massoniche segrete e deviate - i complotti demo-pluto-giudaico-massonici).

È la strada scelta da sempre in Italia dalle consorterie al governo del paese. Quando appare una figura nuova che non partecipa dei privilegi delle oligarchie al potere difesi sempre in spirito consociativo, si consolida un governo di unità nazionale contro la minaccia di destabilizzazione del regime. La minaccia (sempre illecita per i privilegiati) viene stigmatizzata di ‘illegalità’ con le più fantasiose e capziose motivazioni (come l’arco costituzionale) oppure con gli addebiti più oscuri e indimostrabili (associazione esterna alla mafia oppure appartenenza a società segreta – perfino la massoneria universale quando i partiti e i sindacati sono ancora privi di personalità giuridica!).

La P2 è stata stigmatizzata e giudicata da una corte di giustizia politica in pieno spirito totalitario mentre i suoi adepti (tutti noti e stimati professionisti) non sono mai stati condannati dalla giustizia per alcun reato.

Oggi si assiste ad una ripetizione di quella farsa con la condanna di una intera ed efficientissima branca dei carabinieri (una delle due più amate istituzioni del paese – dopo la chiesa cattolica) e dell’anti-terrorismo che vede la magistratura (una delle meno efficienti e invise istituzioni del paese) addebitare crimini improbabili al generale Ganzer (una delle figure più amate dell’Arma che gli ha perfino conservato la stima e la permanenza nell’incarico).

Le consorterie sono alla disperazione (grazie alla globalizzazione irreversibile e trionfante) e, più tempo passa in posizione sterile di ‘resistenza, resistenza, resistenza’, più il progredire dell’economia industriale globalizzata riesce ad attrarre nella sua sfera di ‘governance’ fasce sempre maggiori di aziende e di professionisti che inevitabilmente toglieranno in modo crescente il loro consenso a istituzioni già morte senza che ancora nessuno abbia ancora avuto il coraggio di comunicarglielo.

È una vera e propria farsa sulla traccia di ciò che accadde a Roma al tempo dell’arrivo delle orde barbariche in Senato oppure nella Costantinopoli bizantina all’avvento delle orde ottomane. Sic transit gloria mundi!