10/04/2008

‘Disinformazie’ dei media illiberali in politica

 

Qualche considerazione sulla nullità delle nostre menti sottili nei media nostrani ci è consentita con riferimento alle gare elettorali e pre-elettorali in corso.

I commenti fornitici dai commentatori sulle primarie negli USA sono tutti allineati a forme di ‘tifoseria’ para-calcistica di puro stampo italiota. Paghiamo saporitamente fior di inviati speciali RAI (ma tramite i meccanismi corporativi e consociativi sui sostegni all’editoria delle testate private) per sentirci dire che esiste tra i Democratici uno ‘spalla-a-spalla’ tra un negro (finalmente abbattuta definitivamente una discriminazione) e una femmina (finalmente abbattuta un’altra discriminazione) senza chiarire le ragioni puramente contingenti che stanno evidenziando invece il ‘presunto’ spalla-a-spalla innestandosi su una tradizionale avversione che tutti i cittadini USA nutrono nei confronti dei politici di Washington (noi diremmo con Bossi contro Washington ladrona sempre a spese del contribuente saccheggiandone fiscalmente il reddito che ognuno ha prodotto con sudore della fronte e senza neanche la valvola di sicurezza dell’evasione-elusione tranne il lavoro nero per gli immigrati illegali).

Con altrettanta pochezza ci viene illustrata la battaglia più aperta tra i candidati repubblicani senza farci capire le ragioni per cui un celebratissimo sindaco di New York abbia ricevuto una solenne disfatta dopo essere stato costretto a seguire una strategia-a-alto-rischio a fronte di presunti vecchietti-veterani del Vietnam (peraltro avversatissimi dal partito) o economisti-mormoni o pastori-episcopali. Le ragioni del rapido successo di McCaine sono invece la controprova dell’avversione nutrita dai cittadini USA per Washington-ladrona.

Se infatti si volesse spiegare anche in breve ma con chiarezza che anche negli USA la gente è stanca dello strapotere politico-mediatico delle elites politiche di mestiere e dei loro pennivendoli menti sottili basterebbe indicare che:

Obama è un neofita della politica e, in quanto negro, al di fuori delle tradizionali lobby di Washington (tra l’altro questo è il vero motivo per cui vincerà la gara per la candidatura contro la strapotente cosca Clinton-Hollywood ma verrà battuto (elettoralmente) o abbattuto (con infortunio sul lavoro) a Novembre contro McCaine meno ostile alle lobby di Washington-ladrona e meno rivoluzionario sia come proposte che come partito che lo sosterrà (seppure obtorto-collo). È questa la ragione per cui lo spalla-a-spalla è invece una chiarissima marcia-trionfale che egli ha intrapreso sostenuto dallo slogan we-can-change che attira in modo trasversale le simpatie degli elettori sia repubblicani che democratici,

McCaine è un altrettanto marginale della politica di Washington (Senatore di uno Stato marginale come l’Arizona ma soprattutto veterano di una guerra perduta a Washington per l’ostilità dei media e di Hollywood contro l’affermazione dell’egemonia USA in un mondo comunista allora e comunque ancora oggi assolutamente illiberale ed inaccettabile come controparte ideale di eroi combattenti per la patria USA). Il suo partito e tutti i media tradizionalmente pro-GOP avversano in ogni modo la sua candidatura e, proprio per ciò, il suo emergere come maggior votato nelle primarie repubblicane è in realtà la prova provata che egli rappresenta in parte conservatoribus la bandiera dell’anti-Washington-ladrona, le proposte di iniziative ‘economiche’ presentate da Hillary (vista come la ‘pupilla di Bill’, debole sentimentalmente e assetata di potere) o dalle ‘menti sottili’ repubblicane sono viste come tradizionali bandiere di farsi belli col sangue degli altri (o Stato Robinhood che distribuisce prebende ai poveri saccheggiando le tasche dei ricchi ma che in versione moderna post-Keynesiana si legge ‘redistribuzione’ della ricchezza prodotta). Queste proposte possono risultare negoziabili (e perfino attraenti) per le lobby di Washington che sono sempre interessate a ricevere stanziamenti pubblici (raccolti dal fisco) per finanziare utopie le più astratte (tanto il rischio è coperto dal contribuente) ma ‘buoniste’. Si tratta di proposte che sono percepite dai cittadini USA come truffe organizzate. Soprattutto negli USA in cui ciascuno deve far quadrare il proprio bilancio familiare o aziendale al di fuori di tutte quelle forme clientelari che invece in Europa (e nel centro-sud di Italia in particolare) controllano la macchina elettorale.

Per le ragioni di cui sopra, i candidati più adatti a ‘sottrarre voti alla controparte’ (questo è l’obiettivo delle primarie e non quello di scegliere chi è più simpatico ai propri tifosi – democratici o repubblicani che siano) sono proprio Obama e McCaine. Quindi i giochi sono fatti e le ragioni per cui si potrebbe anche facilmente capire perché un neofita negro prenda sin da ora le distanze dalla ‘mente sottile’ femmina nella proposta di un servizio sanitario nazionale sulla traccia dei successi di Castro a Cuba o della malasanità in Italia oppure perché un inesperto veterano del sud-ovest sostenga la linea interventista all’estero ma contrasti la creazione del muro simile a quello tra Israele-Palestina verso il Messico

La carenza di visione geo-politica delle nostre menti sottili in politica (anche Amato l’archetipo delle menti sottili ha commentato banalmente la lotta in corso negli USA) e nei media (è più normale che sia carente la cultura e l’autonomia di pensiero in una corporazione cui si appartiene con tutti i benefici di casta solo se si detiene il tesserino di giornalista e non se si viene letti da lettori che comprano gli articoli) in cui prevalgono veline, sgrammaticature e svarioni liceali ci costringe invece a non riuscire a capire i comportamenti elettorali e la tradizionale bassa partecipazione al voto che invece stavolta risulta (stranamente) molto più alta dando conferma del trionfo in corso dei neofiti sugli apparati nelle primarie e imponendo ai due partiti di scegliere chi potrà attrarre elettori alle urne e sottrarre simpatizzanti alla parte opposta piuttosto che non chi potrà risultare più ‘simpatico’ alle menti sottili – anche negli USA esistono gli Scalfari e non solo dalla parte democratica ma anche da quella repubblicana come Rush Limbaugh.