08/05/2010

Attentato a Times Square: ovvero degrado del terrorismo e dell’anti-terrorismo

Sembra di assistere alla libera uscita di dementi del fai-da-te nutritisi della frustrazione dell’emigrato, del ribellismo integralista politically-correct (protesta alla satira di South Park) e integrato da una cultura del bombarolismo affinatosi su comportamenti criminali appresi dagli sceneggiati TV delle serie di McGyver, NYPD e NCIS.

Una sorta di dramma demenziale sulla traccia di Hellzapoppin di Micha Auer o della Pantera Rosa di Peter Sellers o The Full Monty di Cattaneo.

Riassumendo, ciò che si è riusciti a sapere è la seguente storia.

Un demente, figlio di famiglia benestante, viziato, emigrato non per necessità ma per scelta, sposato negli USA e solo occasionalmente islamico e nato in Pakistan ha voluto emulare i professionisti di AlQaeda e ha cercato su Internet e su McGyver la ricetta fai-da-te del ‘come farsi una bomba in casa’; una sorta di ‘guide for dummies’ (manuale per sprovveduti) popolari tra le fasce dei lettori di scarsa cultura ed educazione.

Il ‘rivoluzionario’ ha poi acquistato due vetture d’occasione coi documenti ottenuti regolarmente ivi incluso un recente cambio di residenza e naturalizzazione statunitense; una nera per collocare la ‘bomba casereccia’, l’altra bianca per potersi allontanare dopo avere parcheggiato l’auto-bomba.

Con la vettura d’occasione, un SUV capiente, è poi passato dal drugstore nel più vicino shopping center dove ha acquistato gli ingredienti descritti nella ricetta della ‘bomba casalinga’: due bidoni di concime al nitrato d’ammonio, tre bombole di Gas Propano Liquido, dieci litri di carburante, un pacco di petardi da 4 Luglio, due sveglie come timer e qualche batteria.

Ha poi sistemato ordinatamente affiancati gli ingredienti elencati sul sedile posteriore del SUV nero.

Ha condotto la vettura criminosa fino a Times Square dove l’ha lasciata in zona assolutamente proibita coi lampeggianti accesi ed è sceso chiudendo la vettura ma dimenticando di aprire le valvole delle bombole di GPL pur ‘accendendo’ il timer peraltro scollegato dalle bombole stesse se non tramite i petardi forse accesi con un accendino.

Lasciata l’auto-bomba vi ha dimenticato le chiavi della seconda vettura, quella bianca, prevista per potersi allontanare dal luogo del misfatto ed è stato quindi costretto ad allontanarsi a piedi per far perdere le sue tracce.

Accorto, aveva acquistato un giubbotto double-face che, svoltato l’angolo della piazza, ha immediatamente provveduto a rivoltare per cambiare colore rispetto a qualsiasi possibile segnalazione di chi avesse assistito ai suoi movimenti precedenti.

Questo astuto cambio di faccia del giubbotto è stato eseguito all’aperto in una zona dove le telecamere di sorveglianza sono più numerose dei poliziotti. Senza tentare di eseguire quel tentativo diversivo non corredato da un’associata barba posticcia da scaricare nel sifone in una toilette ospitale dei tanti bar della zona. Viene infatti ripreso da una telecamera che riesce a fornire agli agenti della NYPD gli estremi per la sua individuazione senza disturbare gli ‘specialisti’ in prevenzione degli atti di terrorismo (FBI, CIA. NSA, etc.). fortunatamente non ha dovuto lasciare ulteriori tracce agli investigatori in quanto non è stato costretto a saltare il tornello di ingresso alla metropolitana per mancanza di spiccioli o di biglietti di cui era attrezzato.

Raggiunto il treno si è recato in Connecticut per raccogliere i suoi documenti e beni personali tra i quali un biglietto di viaggio per il Dubai (non al più prossimo confine tra USA e Canada o a Montreal, a Parigi o ad Amsterdam) con partenza dal JFK dove è stato intercettato dalla polizia di frontiera già abbondantemente informata sul suo nome, cognome, foto, impronte digitali, etc., etc..

Possiamo dire che dopo l’11 Settembre 2001 siamo ormai in buone mani purché i terroristi siano così goffi e dementi.