06/01/2011

Democratici USA e le loro storiche ‘conversioni’

Dopo un breve ma intenso apprendistato on-the-job, anche il brillante novizio Obama ‘change-we-can’ Barack è cresciuto in grado di maturità politica.

La sua crescita accelerata verso la maturità è stata facilitata dalle difficili condizioni ambientali che gli hanno impedito di aderire alle fantasie insensate, anti-Americane seguite da sempre dagli spocchiosi think tank Democratici pilotati con efficienza da Nancy Pelosi in un Congresso in cui i liberali più radicali hanno una sostanziale influenza impostata sulle aspettative puramente emotive indotte dallo slogan utopico del ‘change we can’.

Una volta sottoposto all’inesorabile test di fattibilità della ‘realtà’, le promesse di Obama hanno dovuto essere disattese e la consistenza politica dell’eccellente Repubblicano ‘W’ Bush hanno imposto a Obama un processo di apprendimento che ha appreso rapidamente a beneficio delle vere responsabilità presidenziali.

Negli affair esteri, nelle politiche climatiche, nei programmi ambientali ed energetici, negli approcci militari ed anti-terrorismo, nei provvedimenti sanitari, nel trattamento giudiziario dei nemici in periodi di guerre asimmetriche tutte le soluzioni pragmatiche concepite da ‘W’ si sono rivelate insostituibili con altre più efficaci.

Le azioni iniziali di forzare la mano al brillante ‘change-we-can’ meticcio tentate dalle cricche di Hollywood e dei Media anti-Americani e dalle più radicali e ‘irresponsabili’ minoranze manipolate dalle cupole dei Chicago-boys, hanno costretto Obama a tentare di applicare in economia gli approcci sempre falliti, para-socialisti consistenti nell’acquistare la benevolenza delle banche e temporanei periodi di pace sociale a spese dei contribuenti.

In tema di tutela ambientale ed indipendenza energetica del Paese, Obama ha ricevuto un incredibile aiuto dalla Natura e da catastrofi (Acts-of-God) in una convergenza simultanea.

Mentre la menzogna del riscaldamento ambientale (‘man-made-global-warming’) era stata condotta dal complotto internazionale liberal-radicale al suo livello di massima visibilità (due idioti premi Nobel ed un premio Oscar alle ‘Politiche dei Democratici’), improvvisamente venne segnalato dalla stampa internazionale che le cricche che complottano per promuovere un tipo para-socialista di governo dall’alto (top-down) dell’economia globale avevano abusato dei dati scientifici e che il presunto ‘global warming’ era in realtà solo una semplice fase periodica di variazione climatica (‘climate change’) dovuta alle eterne variazioni che il Sole e la Natura impongono alla Terra indipendentemente da ciò che l’umanità-formichina riesca a sviluppare.

Il giro di boa per il periodo d’apprendistato di Obama è stato apparentemente proprio il momento in cui ha dovuto accettare il premio Nobel; quell’intelligente meticcio lo ha accettato come un tipo di ‘incentivo’ ad indirizzare il tema dell’inquinamento ambientale – un argomento realmente concreto in cui le tecnologie industriali hanno dimostrato di poter concepire soluzioni a rimedio. Da allora è iniziata una crescente separazione tra Obama e le frange liberal-radicali dei Democratici.

Oggi le tendenze globali dell’economia e l’approccio ragionevole di Obama in materie di politiche internazionali stanno costruendo gradualmente un livello adeguato di stabilità che permette agli investimenti finanziari di progettare relazioni industriali più ispirate a produzioni di lungo-medio termine piuttosto che agli investimenti-rifugio ‘speculativi’ di breve-termine.

Viene confermata la regola generale (Americana) che i ‘meticci’ presentino prestazioni più intelligenti dei soggetti di ‘razza pura’ (dei vecchi ed elitari ‘fascismi’) in ogni specie vivente – è questa forse una delle ragioni per cui i molto ‘bastardi’ Italiani hanno manifestato un’incredibilmente creativa produzione culturale in ogni comparto di industria grazie all’iniezione ‘inquinante’ di ‘diversità’ miscelatasi in Italia; il ‘melting pot’ sul quale nessuna istituzione di stato ha mai avuto la possibilità di instaurare un ordine di Stato Nazione. Le maggiori ‘diversità locali’ hanno prevalso su ogni tentativo di ‘stato federale’ di omogeneizzare i comportamenti maverick di quel paese. Ciò vigeva già ai tempi di Roma quando ogni neo- ‘conquistata’ città-stato era autorizzata a prendere parte alla rete globale di scambi tra i ‘federati’ (con beni, idee, cultura, servizi, etc.) purché essa formulasse il suo ‘patto di alleanza’ al simbolo di Roma; la fedeltà allo SPQR ed a Cesare come sua Bandiera era sufficiente a beneficiare della partecipazione al club dei ‘cives romani’. Questo schema per la cittadinanza oggi è lo stesso aperto a chiunque disperso sui mari o per terra che sia disponibile ad accettare la condivisione dei valori della ‘Costituzione USA’ con la ‘conservazione’ dello ‘spirito del ‘76’ stabilito dai Padri Fondatori. Questo è il senso di ‘conservatore’ secondo lo spirito Repubblicano. Quello che apparentemente ha convertito anche Obama ‘change-we-can’.

Occasionalmente sorgono Presidenti Democratici che intendono sovvertire quel valore fondante per ricondurre gli USA allo spirito dell’‘Ancien Regime’ ancora vivo ovunque nel mondo con denominazioni differenti ed in gradi differenti.

Obama Barack è solo il più recente ‘attentatore’ alla conservazione del senso ‘dal basso’ (bottom-up) di governo della libertà negli USA imponendo che sia il coraggio a difendere quotidianamente l’immutabile traguardo politico della ‘responsabilità individuale’ in ogni decisione quotidiana che caratterizza la ‘libertà’ che benedice i cittadini USA rispetto alle ‘benevole’ protezioni dall’alto (top-down) garantite ai loro sudditi politici da ogni vecchio Ancien Regime.

Lo spirito dei vecchi tempi che viene erogato oggi da tutti gli Stati Nazione tramite para-socialiste forme di ridistribuzione dell’assistenza sanitaria secondo analoghi ‘principi etici’ che legittimano i rispettivi ‘governi centrali’ a programmare la crescita dell’economia con illiberale spesa del reddito dei contribuenti.

Obama è solo il più recente di una linea di attacchi illiberali ed americani alla ‘conservazione’ dello ‘Spirito del ‘76’ nel ‘paese dei liberi, nido degli audaci’; vediamo qualche esempio del passato!

JFK e suo fratello Bob, dopo un’elezione fortemente sostenuta dai sindacati e dalla cricca di Hollywood (entrambi ben inquinati dalla mafia italo-americana e dalle stelle italo-americane del cinema e dello spettacolo coi loro solidi interessi legati al gioco d’azzardo di Las Vegas), rifiutarono di sostenere l’invasione della ‘Baia dei Porci’ della CIA a Cuba contro la rivoluzione socialista. Quella decisione impedì che la mafia ebraico-italiana spostasse la sede di quel comparto d’affari a Cuba e causò un drammatico cambiamento nelle relazioni politiche sia all’interno del sindacato che dell’industria del divertimento. I risultati immediati furono i drammi di Dallas e di Los Angeles ed il tracollo della potente dinastia dei Kennedy in politica.

Clinton partì con una promessa di programma di ‘cambiamento’ nella sanità studiato da sua moglie ‘progressista’ e appoggiato dall’ala liberal-radicale del Partito Democratico. Clinton ha poi mostrato un celere ritmo di apprendistato tornò rapidamente a politiche economiche nello stile di Reagan e dimenticò presto lo stile liberal-radicale e para-socialista alla riforma sanitaria escludendo Hillary dal processo decisionale della Casa Bianca.