06/08/2010

Persecuzioni anti-massoniche

Il filo rosso che guida l’evoluzione della civiltà ‘Occidentale’ nella sua cultura laicamente-devota, aperta alla pacifica convivenza interconfessionale è stato spesso indicato dalla rubrica nella storia della Massoneria.

In ogni epoca i filoni culturali che fanno parte della cultura di questa istituzione di pubblico interesse hanno offerto ospitalità a individui di culture, etnie e religioni diverse ma animati dal medesimo spirito di fedeltà al comune sistema istituzionale di radici greco-romane-bibliche che è la civiltà ‘Occidentale’.

Spesso le singole logge della massoneria speculativa coltivano, nelle loro riunioni di studio, linee filosofiche che affondano le loro radici in scuole che la storia umana illustra nei loro aspetti operativi e filosofici e che spesso sono rivisitate nel loro spirito alla luce di un’organica rilettura esoterica unitaria che consolida il ‘filo rosso massonico’.

È la rilettura della storia umana ad attribuire un’unità antropologica ‘massonica’ alla storia ‘Occidentale’ in chiave laicamente-devota al di là di qualsiasi lettura integralista delle diversità filosofiche individuali.

Le Costituzioni di Anderson del 1717 esigevano che il Massone non fosse mai "uno stupido Ateo”. Ogni ‘obbedienza’ nazionale è partecipe della Massoneria Universale solo in quanto aderisca a questo spirito che definisce l’’ortodossia culturale’ della civiltà ‘Occidentale’ che rifiuta d’escludere dall’appartenenza sulla base di dogmatismi ‘religiosi’ sia che essi vengano formulati da visioni integraliste della convivenza dettate da ‘religioni’ trascendenti o secolari (ateismi di stato o scientismi ateisti). La ‘stupidità’ viene esclusa dalle logge per rispetto sia degli adepti sia della apertura mentale che caratterizza la ricerca della ‘luce’. Una ricerca che, come non può dimostrarne la consistenza, non può escludere a-priori l’esistenza di entità trascendenti cui si devono affidare anche le ipotesi di scienziati devoti di un ‘disegno intelligente’ di cui è dotata la Natura e che riesce a guidare la crescita d’ordine in contravvenzione coi principi della termodinamica e contro ogni altra lettura ‘scientifico-statistica’ che (per confutare a-priori l’esistenza di un ‘Grande Architetto dell’Universo’ e del relativo, insondabile ‘dono’ all’evoluzione del Creato nel ‘grande disegno intelligente’), affida al casuale accumularsi di eventi occasionali la crescita di un ordine che, questa soluzione stocastica, riesce a valutare a livelli di probabilità composta infinitesimi rispetto alla soluzione che ipotizza l’esistenza di una dimensione trascendente la realtà osservabile dalle percezioni sensoriali umane. Dimensione che tuttavia gli è aperta se coltivata grazie alle percezioni intellettuali e spirituali cui l’uomo da sempre affida la sua rilettura esoterica delle conoscenze.

Le scuole filosofiche che coltivano l’esoterismo nella storia umana sono le stesse cui aderiscono scienziati e filosofi attivi sul piano tecnologico. Così è stato ai tempi di Pitagora e degli astronomi creatori del calendario prezioso per le attività rurali. Così è stato ai tempi dei costruttori delle cattedrali e Cavalieri dell’Ordine del Tempio. Così è stato al tempo di Newton e Leibnitz in cui gli scienziati erano anche cultori di speculazioni astrologiche sui dati sperimentali. Dalla medicina, alla farmacopea, all’architettura, a diritto e matematica le scuole esoteriche sono state ricettacolo di studi filosofici che sono risultati indirettamente fertili anche sul piano del progresso civile e tecnologico.

La Massoneria Universale ha subito le traversie imposte all’umanità dal progresso della civiltà ma i suoi principi fondamentali sono stati tutelati da personalità che ritroviamo spesso al vertice delle vicende storiche in ogni paese liberal-democratico; ‘Occidentale’.

La frattura principale si è manifestata al tempo della Rivoluzione Francese che ha creato una traumatica divisione nell’ambito dell’’Illuminismo’ inserendovi illiberali elementi di integralismo scientista causa della tragica nascita dei regimi materialisti e autoritari che hanno distrutto intere nazioni nel corso dell’800 e del ‘900 fino alla caduta del muro di Berlino. La Dea Ragione e il Libro Bianco hanno sostituito il Grande Architetto dell’Universo e la Bibbia nelle logge massoniche d’ispirazione atea giacobino-scientista e, nei paesi che hanno aderito a quella visione integralista e riduzionista della ‘conoscenza umanai, la massoneria ha assunto caratteri di intolleranza anti-clericale e anti-religiosa imponendo l’ateismo di stato e inaugurando guerre civili e stragi di religiosi. I giacobini in Francia con la distruzione dei simboli religiosi nelle cattedrali, i marxisti in Russia, i cristeros in Messico contro il regime ateo e totalitario di Plutarco Elias Calles, i marxisti del Frente Popular in Spagna con le stragi di sacerdoti e fedeli sono tutti esempi di una massoneria ispirata da principi anti-umanisti che avevano guidato fino alle soglie del 1800 la crescita armonica e unitaria della civiltà ‘Occidentale’ dopo il crollo di Roma. Dapprima con il monachesimo, la scolastica e le Università, poi con l’Umanesimo delle città-stato nell’era dell’Urbanesimo e dei monaci-guerrieri (i Templari sono parte del filo rosso massonico ortodosso), in seguito con la esplosione delle Repubbliche Marinare e del Rinascimento delle Signorie e dei Principati fino alla formazione di Stati Nazione che costituirono la ragione stessa della perdita di ‘universalità’ nella ‘governance’ della cultura e dell’economia industriale ‘Occidentale’.

La ‘resistenza’ a questa graduale perdita di unità interna fu tentata fino alla definitiva sconfitta dell’Impero Austro-Ungarico dopo la ‘restaurazione’ dell’ordine in Europa tentato da Talleyrand (un vescovo e possibile massone) col suo lavoro di ricucitura di relazioni sostenibili tra potenze sconvolte dal ventennio napoleonico e in linea con la vasta rete di amicizie in Europa e oltre-mare coi ‘padri fondatori’ degli USA.

L’attuale ‘globalizzazione’ ha restaurato un’organicità per la crescita del benessere e del progresso civile su base mondiale al di la dei confini geopolitici di un’epoca in cui il filo rosso della massoneria universale aveva perduto la sua egemonia culturale.

I ‘padri fondatori’ degli USA, i difensori di Alamo, Orazio Nelson, Kemal Ataturk, Beethoven, Bolivar, molti Presidenti degli USA, Churchill, esimi scienziati, musicisti, artisti, filosofi, capitani d’industria, esploratori, sovrani, capi di stato, condottieri, giuristi, sacerdoti, astronauti, premi Nobel, poeti sono stati massoni al fianco di uomini comuni senza alcuna differenza di ruolo o status.

In paesi tradizionalmente ‘illiberali’ come l’Italia invece la Massoneria è stata sempre contrastata tanto da dover difendere i propri adepti in ‘logge coperte’ all’’orecchio del gran maestro’ che, come la loggia P2 di cui spesso si parla a sproposito, hanno potuto essere ritenute sede di complotti anti-regime. Nell’800 le logge ospitarono ‘fratelli’ dediti a programmi sovversivi dell’ordine costituito (autoritario) che erano considerati ‘criminali’ dalle illiberali leggi vigenti. La ‘Carboneria’ e la ‘Giovane Italia’ erano popolate di ‘fratelli’ attivi anche sul piano della sovversione politica.

La famiglia reale in Italia era massonica di ‘obbedienza’ francese come si confà ad una ‘provincia’ di quella cultura. In Piemonte l’anticlericalismo era regola così come divenne regola fino alla stipula del Concordato da parte di Mussolini (un integralista socialista e agnostico rifiutato dall’appartenenza alle logge e, per ciò, ostile alla Massoneria). Alla caduta del fascismo il ‘partito unico’ venne sostituito dall’’arco costituzionale’ stipulato sulla base di due dottrine sociali integraliste e illiberali (la cristiana e la marxista) che trovarono perfetto conservare le istituzioni e le leggi dello stato fascista una volta stabiliti i rapporti di governo-opposizione tramite due strutture prive di qualsiasi personalità giuridica (sindacati e partiti). Quella fase di ‘governo programmato’ dell’economia si è tradotto in un impoverimento del paese addebitandogli i costi dei suoi apparenti ‘successi civili’ (statuto dei lavoratori e elargizioni clientelari).

Ogni forza politica di ispirazione liberale dovette essere ‘esclusa’ dal patto. Così il MSI come le sinistre extra-parlamentari in modi diversi grazie a una giustizia e una stampa asservita al gioco.

Caduto il muro di Berlino il gioco è crollato per ragioni esogene ma i protagonisti nazionali hanno tentato di conservarne i benefici cui si sono però opposte le nuove forze emergenti nell’economia più innovativa del paese che hanno cercato sostegno alle loro aspirazioni nei socialisti riformisti (gli unici che da sempre sono stati in Italia filo-massoni). Craxi doveva essere eliminato e Berlusconi, suo sostenitore industriale, doveva essere contrastato in ogni modo. La giustizia organica a comunisti e catto-comunisti (beneficiari del’arco-costituzionale) riuscì facilmente a distruggere le forze moderate dei partiti che avrebbero potuto aderire al nuovo ordine geo-politico post-muro di Berlino. la dottrina di ammodernamento dello stato liberale che era stata studiata da eminenti personalità in ogni settore della cultura e delle istituzioni al ‘coperto’ della Loggia P2 di Licio Gelli doveva essere criminalizzata come ‘attentato’ alla costituzione sacrale nata dalla guerra anti-fascista e ciò venne realizzato con l’istituzione di una corte di giustizia politica in pieno stile ‘fascista’.

La Commissione Anselmi produsse un documento privo di qualsiasi contenuto ‘criminoso’ che infatti non ha mai condotto la giustizia civile e penale ad alcun processo di carattere a-politico. Il documento servì a dare evidenza del fatto che in Italia chiunque partecipi alla Massoneria è esposto a conseguenze personali in quanto la cultura vigente nel paese è quella tradizionalmente illiberale (tranne il Lombardo-Veneto al tempo di Radetzky). Nessun Massone è tutelato dalle conseguenze di illecite pubblicazioni della sua appartenenza alla Massoneria (mancava come manca ancora oggi una legge a tutela della privacy). Gli adepti della P2, una Loggia regolare (anche se ‘coperta’ all’orecchio del Gran Maestro come forzata tutela in un paese illiberale) che era infatti registrata tra le Logge all’obbedienza del Grande Oriente d’Italia e la cui lista di nominativi venne rilasciata dopo il mandato emesso dalla magistratura civile, subirono tutti deteriori conseguenze della loro semplice appartenenza e studio delle modifiche costituzionali. Si inventò il complotto anti-democratico e la Loggia fu dichiarata ‘segreta’. Fu emessa una legge speciale contro le associazioni segrete (senza attribuire personalità giuridica però a partiti e sindacati).

L’unica evidenza del ‘complotto massonico’ passata alla storia è stato uno studio di rinnovamento della fallimentare costituzione repubblicana sulla traccia di indicazioni che possono riassumersi in; fine della esautorazione dell’esecutivo e dell’inefficiente parlamentarismo che ha condotto il sistema Italia (paese ‘trasformatore’) alla perdita della sua competitività internazionale condannandola quindi alla marginalità industriale e politica sullo scenario mondiale in rapida evoluzione, ciò integrato dall’eccellente proposta del ‘federalismo’ che il duo Bossi-Miglio aveva concepito per responsabilizzare nella spesa amministrativa. Le indicazioni erano raggruppate in un ‘programma rinascita’ in espressione di stile massonico e stigmatizzato ovviamente dalle oligarchie ‘fasciste’ che avevano fino ad allora saccheggiato il paese con accordi ‘segreti’ ed illiberali passati alla storia col termine di ‘consociativismo’.

Caduto Craxi la ‘gioiosa macchina da guerra’ venne sconfitta alle urne dal voto popolare che elesse Silvio Berlusconi. Da quel  momento l’uomo da battere fu lui. I suoi costanti successi sono certamente attribuibili alle sue capacità oratorie e ai suoi mezzi finanziari tuttavia non dovrebbe essere trascurato l’apporto di una opinione pubblica e di quella parte dell’economia industriale che non si sentono tutelati dal vecchio gioco di istituzioni obsolete e inadeguate a dare sostegno al potenziale di crescita del paese in epoca globale.

Le ‘sinistre’ (ex-comunisti ed ex catto-comunisti) sono così destinate ad attendere la morte fisica o giuridica di Berlusconi senza dottrine alternative a quella che è imposta all’Italia dalla ‘globalizzazione’ industriale e che è molto familiare e congeniale invece al gruppo Fininvest e alle aziende industriali più competitive sui mercati.

Ciò che resta alle ‘sinistre’ è solo ‘resistere, resistere, resistere’ onde conservarsi posizioni istituzionali che consentiranno loro di ripristinare un minimo di padronanza della governance nazionale e, grazie a quella, un minimo di potenziale di negoziazione con i loro partner esteri in analoghe condizioni politiche.

La lotta a Berlusconi quindi è naturale avvenga da parte dei giudici ‘de sinistra’ contro gli stessi giudici che sono meno organici al disegno reazionario. Connivenza con la mafia, col terrorismo di stato, con centri sovversivi e criminali viene gettata costantemente contro la sua persona e contro coloro che collaborano con lui al successo industriale e politico.

Oggi il sospetto che tra i suoi collaboratori esista un legame anticostituzionale viene scagliato servendosi di analogie con il ‘caso P2’. Esisterebbe una Loggia Massonica P3 specificamente proibita dalle leggi anti-P2.

Si tratta di un gioco gratuito e suggestivo. Senza dover dimostrare niente si può ingigantire la dimensione del problema stabilendo analogie con un episodio passato.

Occorre però dire che quell’episodio non ha avuto seguiti in sede né civile né penale, quindi i suoi crimini erano solo ‘politici’. Inoltre la Loggia P2 esisteva realmente come dichiarato dal Gran Maestro regolarmente in carica. Inoltre la P2 aveva un indirizzario formale e riconosciuto dal Maestro Venerabile che la guidava e che era legalmente riconosciuto dal Gran Maestro in carica. Lista che rendeva certa l’appartenenza degli adepti al di la delle mere ipotesi degli investigatori. Infine il livello culturale, intellettuale e istituzionale degli adepti ‘regolari’ era elevato più di quello dei persecutori della Loggia stessa.

Tutto ciò manca nella persecuzione in atto oggi nel ‘caso P3’.

Si tratta evidentemente di un caso di demenza senile destinato al fallimento.

Tuttavia credo che dalla situazione di oggi si possa ricavare una considerazione sul degrado attuale della Massoneria (almeno in Italia) rispetto al passato.

Infatti è assolutamente indecente che non si sia levata una querela né una esternazione di dissenso alla diffamazione in corso da parte della Massoneria regolare italiana.

Tutelare il buon nome della Massoneria che dovrebbe ribellarsi al sentire classificare la ‘Loggia P3’ come tale senza alcuna conferma da parte di archivi ufficiali della fratellanza sembra segno di curva cerebrale piatta.

Querelare chiunque associ relazioni interpersonali registrate telefonicamente a costituire una sorta di lista di adepti a logge massoniche è pericoloso per la stessa democrazia liberale e risulta certamente persecutorio nei confronti della Massoneria Universale.

Ma d’altronde questo è il segno che il filo rosso della Massoneria in Italia è stato sempre labile e soggetto a interpretazioni devianti dall’ortodossia liberal-democratica che ha invece caratterizzato la Massoneria nei paesi anglo-sassoni e di lingua tedesca. La rivoluzione scientista e statalista ha infettato profondamente la Massoneria anche nell’Europa di cultura cattolica-latina.