05/11/2010

Strategie elettorali, alias le mid-term elections

I più fervidi complimenti alla rivoluzione condotta da Main Street contro il Congresso ostaggio di Wall Street e delle minoranze radicali negli USA. Lo ‘spirito conservatore Americano’ che ha ispirato la rivoluzione spontanea pilotata dal movimento dei Tea Party ha raggiunto i suo primo obiettivo di imporre un nuovo Congresso in cui i nuovi eletti siano più attenti a Main Street che alla tradizionale struttura di potere sia del GOP che dei Democratici.

Questa rivoluzione è infatti stata molto contrastata da entrambi i partiti che non hanno supportato (come dimostra il caso Alaska) i candidati emergenti sostenuti da quei club spontanei e, in molti casi essi hanno perfino opposto i nuovi candidati outsider proponendo terzi candidati che hanno sottratto i voti ‘moderati’ delle constituency intermedie. Moderato nel gergo congressionale di Washington significa persone che è facile ‘governare’ da parte delle gerarchie dei partiti pienamente controllate tramite i team del lobbying di Wall Street che in generale addebita alla constituency di Main Street i costi dei loro accordi negoziati con accordi by-partisan. Main Street, una maggioranza di constituencies conservatrici di fiduciosi e grandi lavoratori ricchio di spirito compassionevole in entrambi i partiti.

La maggioranza elettorale di Main Street è stata sfruttata tradizionalmente dal Congresso di Washington grazie alla struttura gerarchica del potere legislativo e dell’esoterismo del processo legislativo di approccio bizantino e di complessa formalizzazione resa difficile da acquisire ai neo eletti. Lo strumento addizionale che in genere usano le procedure Congressuali per eliminare gli interessi di Main Street a beneficio delle più estreme frange fortemente sostenute da lobby di interessi organizzati risiede nella pretesa instabilità del potere presidenziale contrastato da un Congresso in cui la maggioranza intermedia e moderata non potrebbe varare alcuna legge di finanziamento a meno di curarvi interessi by-partisan. Si tratta di un evidente paradosso logico. Se gli interessi della maggioranza intermedia fossero realmente privilegiati, allora ogni legge ‘conservatrice’ e moderata raccoglierebbe agevolmente i voti di quella maggioranza by-partisan e non esisterebbe problema per sostenere mandati presidenziali conservatori e moderati. Quella ‘naturale’ maggioranza by-partisan è stato sempre il blocco più numeroso al Congresso. La sua schiacciante maggioranza avrebbe contrastato le richieste più estreme sollecitate dalle elite finanziarie di Wall Street o dai meno qualificati ed improduttivi elettori alla ricerca di rendite a spesa dei contribuenti in puro spirito di economia di stato socialista. Le richieste più radical-socialiste sono sostenute dalle elite di intellettuali di sinistra che rifiutano il vero spirito conservatore Americano che sovvertì il criterio top-down di governo che caratterizzava l’Ancien Régime tramite la rivoluzione dei Tea Party nel 1773 a Boston. Il lento, graduale ed omeopatico approccio che tenta di ritornare a legittimare il governo top-down su ‘sudditi’ è quindi una necessità per entrambe le frange parassitarie anti-Americane del corpo elettorale. L’approccio graduale tenta di iniettare piccolo dosi di costi fiscali soporifici ed automatici che deleghino alle elite federali di concepirne l’uso più adeguato in funzione di ciò che sia considerato ‘bene’ e fonte di ‘felicità’ nel rispetto solo formale della carta dei diritti umani di Filadelfia. Esiste un ulteriore approccio soporifero adottato dai politici di professione a Washington per sovvertire lo spirito conservatore bottom-up di governo Americano in modo fraudolento sottraendone il controllo da parte di Main Street come è stabilito sia in uno stile evolutivo dalla Costituzione Americana. Esso è stato organizzato istallando una cricca privilegiata e nominate a vita di dodici intellettuali incaricati in piena ‘irresponsibilità’ di valutare la legittimità delle leggi approvate dagli Stati e dal Congresso. Questo privilegio illiberale ed anti-Americano è svolto tramite un illegittimo ruolo di ‘interpretare’ gli Emendamenti Costituzionali già esistenti; un ruolo che, per diritto costituzionale appartiene ad un ben definito processo che inizia dal popolo, è convertito in proposte di nuovi Emendamenti dal Congresso di rappresentanti eletti a termine e responsabili che vengono sottoposte ad approvazione dei singoli Stati tramite separate convocazioni di specifiche libere sessioni elettorali per l’approvazione/rifiuto degli Emendamenti proposti al termine di quei processi elettorali, gli Emendamenti sono accettati o scartati in accordo ad una ben prestabilita maggioranza di approvazione da parte degli Stati Federati. Interpretare invece già approvati Emendamenti per imporre a Main Street decisioni top-down assunte unilateralmente dalle forti lobby di Wall Street o della gratuita benevolenza socialista è divenuto lo strumento illiberale che sostituisce lo spirito conservatore di adattamento della Costituzione USA alle mutate condizioni dell’epoca. Si tratta di vecchi trucchi ben rodati dalle elite privilegiate che filtrano lo spirito democratico per sostituirlo con la restaurazione di un governo ispirato dallo spirito oligarchico ed illiberale di governo dall’alto.

Per riepilogare, si può dire che le elezioni di mid-term hanno dimostrato la perdurante vitalità dello ‘Spirito del ‘76’ tra gli elettori di Main Street, tuttavia occorrerà controllare attentamente il tentativo di Obama di ottenere nel 2013 un secondo mandato.

Obama infatti ora ha meno ‘moderati’ tra i democratici ri-eletti al Congresso ed ha una massa frustrata di attivisti molto radicali disposti a dare sostegno ai suoi sforzi di essere ri-eletto per sperare di beneficiare, durante il suo ultimo mandato, d’una massa di giovani, controllabili e radicali neo-eletti poco influenzabili dal controllo ‘moderato’ del partito democratico tradizionale. Una massa che non rischierebbe nulla a dare sostegno ai suoi più criminali attentati socialisti per sovvertire l’economia USA.

Perciò occorrerà sorvegliare attentamente le prossime iniziative dei suoi criminali Chicago Boys e degli attivisti filo-comunisti fuorilegge di Acorn e della cricca anti-Americana di Hollywood.

Le elezioni di mid-term tuttavia costituiscono un buon punto di partenza per recuperare il ‘land of the free, home of the brave’ alla sua egemonia storica sul progresso globale della nostra civiltà ‘Occidentale’.

Una civiltà Greca-romana-Cristiana fondata sulla tolleranza, sulla separazione di chiesa e stato, sullo stile bottom-up di governo e sulla costante delega delle responsabilità decisionali al comune cittadino; i sempre vigili, compassionevoli, duri lavoratori e contribuenti ‘minutemen’.