04/06/2010

Gentile prof. Pelanda ho seguito il suo intervento del 2 giugno sui la 7 e concordo in tutto con lei.

Molto in sintesi di getto:

Tasse esagerate, fuori da ogni logica per pagare un debito pubblico fatto di tanti sprechi che la gente non sa e non conosce nel dettaglio anche prodotto da tanti incapaci, nei vari livelli anche dirigenziali alti.

Nei produttori di debito pubblico inserisco enti locali,territoriali, società pubbliche e finte private, poste, ospedali,ferrovie, militari,compreso il baraccone del coni che non serve a niente,ecc.

Nessuna responsabilità bisogna introdurre da subito la licenziabilità per davvero dei dipendenti pubblici che si sentono in una botte di ferro e fanno poco, doppi e tripli lavori o incapacità totale a rispondere ai bisogni della gente.  C’è nel pubblico anche gente in gamba che poi alla fine un po’si adegua per non sopperire

Nessuna meritocrazia vera.

Penso che non c’è la faremo, sono troppi o la sensazione condivisa anche da molti amici che quando mi muovo ho 3/4 e forse più persone sul groppone che si fanno trasportare.

Ci vuole qualcuno che abbia il coraggio civile ed etico di farlo, ma dubito che i nostri politici possano farlo lega compresa. Si vede solo qualche timido tentativo.

Ho fatto 36 anni di lavoro nel pubblico con ruoli di responsabilità ed ho cercato di fare quello che si dice il mio dovere ma mi sono sentito spesso come don chiscotte contro i mulini a vento. Qualcosa di buono sono riuscito a farlo, ma   poco  per ragioni succitate, ho tenuto sempre duro senza portare il cervello all’ammasso della logica pressappochistica.

Tremonti almeno lo sta un po’ a sentire.

Cordiali saluti

 

Aldo T.

Milano