Caro Professor Pelanda, i Suoi dotti articoli (come quello di oggi su il Giornale), pur breve e quindi più appetibile, diventano sempre più pietre miliari del sistema, che di volta in volta tratta. Sono saggi che dovrebbero mutarsi in dispense e, per una volta, metterli a disposizione, non per i Suoi studenti di Università, ma consegnarli brevi manu, a tutti i Ministri, Deputati, Senatori a vita e non, Sottosegretari, Economisti, Ragionieri di Stato, fino anche agli uscieri del Parlamento Italiano e Palazzi limitrofi, perchè si erudiscano un pò in materia di res-publica. Specialmente raccomandato, a quell'Homo Ridens c he oggi detiene il potere temporale del più becero Governo che l'Italia democratica abbia mai avuto, dalla Costituzione Repubblicana in poi. No, non sono " impazzito" improvvisamente, e neppure è l'età seppure avanzata, a farmi parlare così.
Complimenti professor Pelanda,
Lei sa coniugare con parole semplici ed esplicative anche i concetti più
ostici che gli "Altri", quelli che dovrebbero contare,
non intendono capire. Non capiscono perchè non ci arrivano
intellettualmente, mi creda.
Quante volte, come Lei , ho
scritto e scrivo le Sue stesse idee, con alterna fortuna, non
nella maniera competente e saggia come la Sua, s'intende.
Posso ardire di
chiederLe se posso riportare il Suo scritto nella Sede in cui
questa settimana mi accingo a discettarne alcuni dei temi da
Lei trattati, in quel della mia Città adottiva( Padova),
scannerizzandolo ?
Con sempre profondo rispetto,
Edoardo Argentino.
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