Caro Pelanda,
mi è capitato, alcuni minuti fa, di leggere l'articolo di Sergio
Romano nella verione On-line.
Devo dire che, semmai avessi avuto dubbi, che ho capito fino in
fondo come mai, negli ultimi mesi, è sempre più difficile trovare
una copia de Il Giornale in edicola (ieri alle 12, ben tre edicole
di Milano lo avevano terminato, così mi sono impossessato
dell'ultima copia di Libero).
Sono affascinato dalla meravigliosa prosa di Romano (Sergio),
fulgido esempio di servilismo.
Frasi del tipo: "....È accaduto nel 1996 quando il «partito»
di Prodi (un autobus in giro per l’Italia) ha vinto le
elezioni" Un autobus, non i potentati econimici che gli
pagavano la benzina e le piadine; oppure :"...Non penso
soltanto alla classe politica e al Parlamento, che Prodi, comunque,
dovrebbe tenere in maggiore considerazione. Penso a un parlamento più
grande, composto da uomini e donne che hanno responsabilità di
varia natura e formano, tutti insieme, la parte più attiva e
consapevole del Paese". Pazzesco. Il buon mortadella
"dovrebbe" tenere in maggior considerazione il Parlamento.
Che dire poi del Parlamento globale "composto da uomini e donne
che hanno responsabilità di varia natura e formano, tutti insieme,
la parte più attiva e consapevole del Paese",
ovviamente i soli che possono rendersi conto della grande fortuna
capitataci e che quindi consapevolmente non possono che
sostenere Prodi anche se non l'hanno votato....sic!
Ma siamo impazziti?!
Secondo me si fanno mandare i pezzi dalla Corea del Nord e li
adattano all'Italia. Non vedo altra spiegazione.
La saluto cordialmente e vado a buttare giù un antiacido
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