14/11/05

Caro Pelanda
lei è l'unico, nella generale retorica buonista dei 'poveri disperati' a vedere quel che vedo anch'io nella rivolta delle banlieues francesi. Possibile che tutti gli altri siano ciechi? Come si può pensare che il sorgere contemporaneo e coordinato di rivolte notturne in tutte le principali città della Francia sia solo un moto spontaneo di rivolta dovuto alla miseria e all'emarginazione? Mi sembra evidente che si tratta di un piano preordinato da tempo.
Del resto Al Zarkawi non aveva promesso di portarci la guerra in casa? Dopo l'11 settembre mi sono sempre chiesa che cosa succederebbe se un giorno gli "extracomunitari" (sic!) decidessero di non venderci più i fazzoletti ai semafori, ma di spararci. Non siamo poi molto lontani da questo.
Secondo me la Francia, con i suoi 5 milioni di musulmani, è semplicemente il banco di prova. Se non stroncherà la rivolta con la dovuta fermezza, dimostrerà la pavidità dell'Europa intera edl'incendio dfell'eurointifada si estenderà a tutti gli altri paesi. E' inutile cercare di tenersi buoni gli integralisti per non urtarne la suscettiblità, facendo finta di non vedere e di non capire, in nome di un inesistente dialogo. Loro vedono in questo solo una dimostrazione della debolezza del debosciato Occidente.
L'emarginazione delle banlieues è il prodotto della dissennata politica del multiculturalismo che, come scrive Hirsi Ali (la sceneggiatrice del film Submission di Van Gogh) altro non fa che perpetuarle la segregazione delle donne, l'ignoranza ed i costumi medievali dei musulmani, invece di incoraggiarli ad evolversi.
Oltretutto i vari iman hanno ora l'occasione di presentarsi come mediatori ed interlocutori ufficiali, e anche questo serve ad estendere la loro nefasta influenza culturale sui loro concittadini.
C'è poco da stare allegri. Il cartone animato della tv iraniana che esalta i kamikaze presentando gli israeliani come sadici killer, trasmesso ieri sera da Mentana a Matrix è un altro bel segnale di quel che ci aspetta. Spero con tutto il cuore di sbagliarmi.
Con molti cordiali saluti
Marina Mascetti, Genova<?/bigger>