Caro Pelanda,
siamo veramente pronti? questo
interrogativo nasce, non dalle solite considerazioni che anche tu
giustamente ritieni prive di fondamento, ma dalla constatazione che
ancora manca alla casa delle libertà un chiaro messaggio da trasmettere
agli italiani tutti.
Manca la denucia del grave degrado
delle istituzioni ( es: mentre si scopriva che molti dipendeti
dello Stato usavano il cervellone dalle finanze per usi
"vari" e personali, era approvata una legge che
aumentava di molto i dati inseriti nello stesso sistema. Nessuno ha
aperto bocca!) Mentre, come rilevano gli istituti internazionali,
aumentano le inefficienze ad i ritardi delle amministrazioni , sono
introdotte sempre nuove sanzioni per errori dei cittadini
nell'ottemperare a leggi incomprensibili.
Il Palazzo costa ogni anno agli italiani
come una piccola finziaria annuale, per pagarlo aumentano imposte e
bolli per tutti.
E' una situazione che ha caratteri
storicamente prerivoluzionari.
Non è campato in aria il parallelo tra gli
agi e lussi di Versailles concessi ad una nobiltà che, sazia, doveva
essere sostegno sicuro per il re, e le assurde retribuzioni e privilegi
concesse generosamente ai troppi parlamentari, cifre e lussi che
non hanno pari in Europa ma che servono a fidelizzare gli scherani.
Un nulla come Prodi è il personaggio adatto
per rassicurare potenti e scherani che nulla cambierà, per ora, poi..
si vedrà.
Intanto l'economia italiana cerca di
sopravvivere, lo fa con difficoltà crescenti; la crescita del
nostro PIL è il fanale di coda del continente che già non brilla
di luce propria.
Se questo è il quadro, ed io credo che sia
così, bisogna parlare chiaro, avere la forza e la decisione di rompere
le storiche ipocrisie che ci hanno condannato a questo purgatorio.
Gli italiani, io credo, sono attrezzati per
la verità; sanno che nessuno la dice mai, ma la conoscono.
Perchè, caro amico, al contrario di ciò
che raccontava Lenin, è la verità che è rivoluzionaria; sulle bugie
si costruiscono solo regimi e dittature.
Siamo pronti a fare questo: a dire agli
italiani la verità ?
Saluti.
R. A.
Grosseto
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