25/03/2007

14 anni feci il giro di mezza Europa, e ho pure risieduto per oltre
 un anno nel cuore dell'allora Europa, il Belgio, ma in quella parte
 dove la confluenza di popoli era più alta: Liegi. Lì, zona
 francofona, nel raggio di 100 kilometri si trovano 5 diverse
 nazionalità e culture, dall'olandese alla lussemburghese, dalla
 tedesca alla francese, dalla fiamminga a quella italo-meridionale a
 quella francofono-africana.

 Insomma una grande "Melting-Pot" come si diceva una volta, un grande
 calderone che tutto sommato offriva il suo fascino e la sua varietà.
 Ma c'erano dei contro effetti, il più marcato dei quali era la
 distruzione per semplice scomparsa della cultura locale, quella
 vallone.

 Ho vissuto per un anno con cittadini di tutta Europa, vedendo nei
 giovani della mia età le grandi differenze che esistevano e che erano
 marcatamente "nazionali" seppure con i dovuti distinguo fra persona e
 persona.

 In quel mondo io ero ben integrato , perfino un promotore e
 organizzatore di feste e di grande integrazione.

 Ma oggi, 14 anni dopo, le mie considerazioni sono molto diverse.

 Sebbene il contatto fra i popoli sia qualcosa di positivo, in una
 certa misura, devo dire che il bilancio di 50 anni di Unione Europea
 è, per me, fallimentare e catastrofico: meglio fermare tutto e
 ripensarci.

 Se andiamo a guardare ciò che si è realizzato abbiamo questi
 risultati fortemente negativi:

 1) BCE: la Banca Centrale, un soggetto privato, è un mostro
 irresponsabile che sta creando inflazione e povertà fuori da ogni
 controllo dei cittadini. Non si sa quanta moneta stampi, senza
 riserve auree, e le banconote non sono nemmeno numerate (non è un
 numero di serie quello scritto sopra le banconote!)

 2) Parlamento Europeo: un posto di non-decisione e di non-potere
 politico, e senza valore, eletto con un sistema assurdo fatto di
 sistemi molto diversi zona per zona. Un esempio: vi fu una
 commissione parlamentare europea che acertò che Santer, amico di
 Prodi, aveva creato "uno Stato nello Stato" nelle Istituzioni UE,
 quello che va letto come "Mafia", ma non ha potuto farci nulla né
 sanzionare i suoi comportamenti perché il parlamento non ha potere
 alcuno. Prodi e Frattini sono lì a dimostrare che chi delinque,
 purché sia un "popolare" di qualche ente religioso, può farlo
 impunemente nelle Istituzioni Europee.

 3) Commissione: le politiche disastrose della Commissione Europea,
 specie nell'agricoltura e in diversi altri settori sono sotto gli
 occhi di tutti. In particolare il cuore produttivo d'Europa, la
 Venetia e la pianura Padana sono state colpite e debilitate più di
 ogni altro territorio d'Europa , con la distruzione del sistema
 produttivo agricolo, con politiche inutili e dannose di
 certificazioni massoniche, e senza che a questo sia corrisposto una
 riduzione dell'inquinamento o un aumento della qualità vita. La
 Venetia oggi deve importare latte e formaggio che prima esportava ,
 pur rimanendo una delle zone ad alta concentrazione di allevamenti
 bovini . Le mucche si ma il latte no ?

 4) Politiche Sociali: cosa ne viene in tasca ai cittadini d'Europa
 sapere che possono andare a risiedere ovunque e votare lì e farsi
 eleggere, se poi quando votano non contano nulla perché votano anche
 gli immigrati e vengono privilegiati i partiti europei ?

 5) Sicurezza: la programmazione dei flussi migratori , voluta e
 incentivata da istituzioni occulte sta portando a quel melting pot
 che serve alle Mega Corporation per fare prodotti uniformati, e porta
 distruzione della sicurezza sociale e un aumento della criminalità,
 con la distruzione del legame di fiducia degli uni verso gli altri.

 6) democrazia e diritti umani: l'Europa è di fatto un grande sistema
 che permette la negazione dei diritti umani ai suoi stati membri
 tanto da chiedere tranquillamente alla Turchia di entrare a farne
 parte, e con la stessa faccia andare poi dai Russi a pretendere il
 rispetto di diritti che in Turchia non esistono. Ci sono in Europa
 oggi molti casi di medici perseguitati ed arrestati per teorie
 scientifiche, rapimenti di stato voluti e di fatto non sanzionati,
 violenze della polizia contro i manifestanti, e tutto viene comunque
 soggiogato agli interessi di 4/5 stati dominanti.

 7) identità europea: tutto quanto detto sta portando alla distruzione
 dell'identità europea e alla realizzazione di un grande mercato di
 consumatori considerati tutti uguali, "europei", ma che in realtà
 sono solo un concetto di media astratta che non esiste nei fatti e
 serve per creare una ideologia senza attecchimento.

 Il futuro, se sta nella Costituzione Europea, non promette nulla di
 meglio.

 A questo punto bisogna fermare tutto, e capire che l'errore è stato
 quello di puntare su di una Europa di Stati, tradendo il pensiero di
 Spinelli di una Europa dei Popoli storici, fra cui il popolo veneto.

 Per noi veneti, specialmente, l'Europa non può che essere che la
 prosecuzione di quell'Idea Socialista che è tanto aliena ai nostri
 interessi quanto lo fu la demagogia della Rivoluzione Francese o
 quella dell'Unità d'Italia, anche esse opera di Banchieri .
 L.P.