16/05/2005

Caro professore, leggo molto volentieri i suoi articoli sia sul Giornale che sul Foglio. Le sue analisi economiche sono magistrali, ma trovo in lei un certo ottimismo sulle capacità politiche di Berlusconi. Non vi è dubbio che il programma della CdL è stato sabotato dagli alleati del Presidente del Consiglio. Realisticamente non era pensabile che partiti come Alleanza Nazionale e come UDC che rappresentano gli "statalisti" potessero dar corso ad un programma liberista. Neanche la Lega, con il suo truculento modo di agire, ha dato una mano a Berlusconi. Ma Berlusconi ha messo molto del suo per far fallire il piano che egli stesso aveva preparato. Invece d'imporre, all'inizio della legislatura, l'approvazione delle leggi di riforme fondamentali si è impelagato in battaglie di tamponamento e di dettaglio. Ricordo bene quello che disse quando vinse nel '94:<<Dicono che non conosco l'arte della politica, ma vedrete come imparerò presto anche questo mestiere e li supererò>>. Ha imparato e come! Solamente e disgraziatamente ha imparato la politica più deleteria, quella, non dico democristiana, ma  dorotea. Cioè quella del compromesso su tutto. Finché le defatiganti ed inutili mediazioni l'hanno fatto giungere alla fine della legislatura mortalmente spossato. Poi c'è il carattere dell'uomo ottimista, ma anche dalla parola volatile e stranamente cocciuto. Non aver voluto dopo l'11 settembre "rinegoziare" con gli italiani il patto sottoscritto, mi ha dato la sensazione che stesse comportandosi come Hitler nella difesa impossibile di Stalingrado che, come sappiamo, fu il motivo principale della disfatta tedesca. La tragedia per noi è che non si riesce a vedere chi possa sostituirlo, non solo, ma quelli che si accingono a sostituirlo faranno ancora più danni di lui. Berlusconi non ha fatto ed ha fatto male, quelli faranno e faranno peggio. Forse sono pessimista, ma io vedo per questa nostra Italia un futuro di decadenza anche perché il "Grande Capitale" italiano non brilla molto per intraprendenza. Non ama il rischio ed è speculare  ai nostri rivoluzionari: vorrebbero fare la rivoluzione, come diceva Montanelli, con la protezione dei carabinieri. La saluto cordialmente.

 Giovanni Del Zoppo