Caro Pelanda, condivido in pieno la Sua opinione sull'ipotesi di un futuro assetto geopolitico imperniato sull'alleanza delle "Tre Rome", America, Europa e Russia (Il Foglio 17-606)
E lo condivido soprattutto per un motivo,
che Lei forse non considera o forse non ritiene fondamentale dal Suo
punto di vista, ma che per me è il vero motivo a sostegno di
questa previsione, quello che la rende realistica e direi quasi
inevitabile.
Sono tutti e tre "Continenti
cristiani", cioè tutti e tre hanno conosciuto la rivoluzione
della "Persona", cioè il passaggio dalla preminenza della
collettività a quello dell'individuo, che è alla base del
Cristianesimo e quindi alla base della modernità.
Cosicché anche la Russia, che pur non ha
conosciuto l'esperienza liberale, è tuttavia infinitamente più
vicina alle altre due Rome, di quanto non lo siano quelle culture,
quali la cinese, che non hanno conosciuto il Cristianesimo e che,
imperniate come sono sulla prevalenza del collettivo (Marx o Confucio
non importa), lo temono come la peste.
Così alla lunga non è ipotizzabile
un'alleanza tra una delle tre Rome con la Cina proprio per questo
motivo.
Cordiali saluti, Giulio Rupi.
|