Illustrissimo
sig. Pelanda, sono da sempre (dal 1974) lettore del Giornale, elettore
moderato, ho 71 anni ed ogni tanto mi permetto di scrivere a Belpietro,
dal sito del Giornale. Così ho fatto ieri, ho espresso la mia opinione,
possibilmente da riferire a lei ed allo stesso Berlusconi. Condivido
tutto (come sempre dei suoi articoli e scritti), ad esclusione del punto
in cui lei dice che l’Unione non andrà mai sotto, nei voti di
fiducia in Parlamento, salvo che nella politica estera: secondo lei Sono
convinto che, pur in presenza di incidenti di percorso futuri(?) al
Senato, questi nove mesi di Governo delle sinistre
( Mastella, i radicali, lo SDI e lo stesso Di Pietro hanno poca voce in
capitolo rispetto alle sinistre ed ai verdi- Margherita e DS si
trastullano con il PD, che abortirà o sarà un neonato “down”),ci
hanno fatto capire che Prodi o un qualsiasi altro esponente Ds o della
Margherita durerà , ne farà di tutti i colori ( aumenti tasse e
spesa pubblica comprese), ma andranno avanti tutta la legislatura, anche
se perderanno le amministrative (ai sondaggi credo poco, se Berlusconi
continua a porgere la stampella poi ….), e quindi è questo che lei,
caro sig. Pelanda , auspica? Sostenendoli nell’unico punto debole che
mostrano continuamente in politica estera? Ci domandiamo come mai, anche
con l’assenso verbale e più che sofferto ( la votazione odierna lo
dimostra) all’allargamento della base USA di Vicenza ed al
rifinanziamento della missione in ’Afghanistan, Prodi non è stato
ancora invitato in America, non dico a parlare al Congresso, ma a
conferire con l’attuale ( così odiato dalla sinistra) Presidente USA? Con
tutta la mia stima e scusandomi per la scarsa sintesi della mia
esposizione, le porgo i miei ossequi, spero di leggerla sempre più
spesso sul Giornale, e la saluto cordialmente. G.D. - Bresso (MI) |