Chiar.mo Prof. ,
ho
gradito,in modo particolare, il contenuto del Suo articolo, scritto su
"Il Giornale" del 24/12/06, dal titolo : I conti e il mistero
di quei 25 miliardi.
Sento il dovere di rivolgermi a Lei, per confessarLe che spero proprio
che la CdL non "passi sopra" ,oggi, a quel "falso in
bilancio pubblico", per ritrovarsi nel 2007 anche beffata dal sicuro
sbandieramento governativo di quel "miracoloso"
risanamento finanziario di quei magnifici 25 miliardi di euro.
Se
tutto ciò fosse invece avvenuto in una società di capitali,
costituirebbe un "falso in comunicazione sociale",
denunciabile pubblicamente e perseguibile giuridicamente, con
attivazione certa ed immediata da parte di quella componente
sociale che si sentisse defraudata.
Perchè la CdL non si attiva affinchè venga "certificata"
pubblicamente, con ogni mezzo di prova, l'occultamento di questa
questa preziosa eredità?
Mi auguro che, sempre la CdL, non "dorma" su una
questione così importante per il presente, ma ancora di più per il
futuro.
Tanto Le dovevo,ringraziandoLa anticipatamente per il tempo accordatomi,
mentre con l'occasione Le porgo i miei più sentiti saluti.
Uberto Carafoli
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