Buongiorno,
relativamente al suo articolo odierno sono
concorde sull'
opposizione all' idea totalitaria della prof Magli.
Mi rimane un dubbio sulla cultura islamica : se da duemila anni ci
ritengono degli infedeli da estirpare, probabilmente il loro
cervello è
meno disponibile al cambiamento, e si accontenta di pigri luoghi
comuni.Concordo sul fatto che la migliore difesa sia l' attacco.
A questo punto mi sorge un secondo dubbio : per pensare ed attuare
una
politica di attacco , la nostra cultura deve essere convinta che
ci sia
qualcosa da difendere; ma lei pensa che la cultura europea
social-democratica e quella italiana vetero comunista non siano
concordi
con la distruzione finale del pensiero liberale occidentale ?
Mi sembra che il nemico sia piu' tra noi che tra gli invasori.
cordialmente
Jacopo S.
|