25/08/2006

Buongiorno,
     relativamente al suo articolo odierno sono concorde sull'
 opposizione all' idea totalitaria della prof Magli.
 Mi rimane un dubbio sulla cultura islamica : se da duemila anni ci
 ritengono degli infedeli da estirpare, probabilmente il loro cervello è
 meno disponibile al cambiamento, e si accontenta di pigri luoghi
 comuni.Concordo sul fatto che la migliore difesa sia l' attacco.

 A questo punto mi sorge un secondo dubbio : per pensare ed attuare una
 politica di attacco , la nostra cultura deve essere convinta che ci sia
 qualcosa da difendere; ma lei pensa che la cultura europea
 social-democratica e quella italiana vetero comunista non siano concordi
 con la distruzione finale del pensiero liberale occidentale ?

 Mi sembra che il nemico sia piu' tra noi che tra gli invasori.

 cordialmente
Jacopo S.